RAGGIRO FALLITO
«Sono il comandante dei carabinieri». Truffa sventata in Ossola
La donna che conosce personalmente il militare non ha abboccato alla telefonata

Tenta di truffare una donna telefonandole e spacciandosi per il comandante dei carabinieri ma il raggiro con la tecnica dello “spoofing” non va a segno perché la vittima conosce di persona il comandante e la voce le è sembrata subito “strana”.
LA TELEFONATA SOSPETTA
È successo in Ossola, precisamente a Villadossola nella giornata di ieri, giovedì 28 marzo. Nel secondo centro ossolano una donna ha denunciato ai carabinieri di aver ricevuto una telefonata dalla Stazione dei carabinieri di Villadossola, il cui numero chiamante corrispondeva proprio al numero della caserma.
L’interlocutore poi si era spacciato per il comandante della Stazione, il quale comunicava alla signora di aver notato dei movimenti sospetti dal suo conto corrente verso uno stato estero e che successivamente sarebbe stata contattata dalla Polizia postale in quanto esperti nel settore delle frodi informatiche.
Effettivamente dopo pochi minuti la stessa riceveva un’altra telefonata da sedicenti appartenenti alla Polizia postale, che confermando quanto riferito prima dal finto comandante di Stazione iniziavano a chiederle dati personali.
LA DONNA SCOPRE IL RAGGIRO
La donna però, che conosce personalmente il vero comandante della Stazione dei carabinieri per via della sua attività lavorativa, si è subito insospettita dalla voce non proprio uguale, inoltre l’uomo si era posto in modo molto formale. La donna a questo punto gli ha chiesto se avesse capito con chi stesse parlando e perché le stesse dando del lei, in quanto normalmente hanno un tono più amichevole.
Il sedicente maresciallo, che confermava di essere la persona da lei conosciuta, probabilmente spiazzato dalla situazione, a questo punto ribatteva prontamente che essendo la telefonata registrata era necessario assumere un tono più formale, ribadendo che sarebbe stata contattata dalla Polizia postale. Questa circostanza, sommata al fatto che anche la telefonata della sedicente Polizia postale proveniva dallo stesso numero della Stazione dei carabinieri di Villadossola, portava la donna a comprendere chiaramente come si trattasse sicuramente di un tentativo di truffa.
«IN CASO DI DUBBI CHIAMARE SUBITO IL 112»
I Carabinieri invitano tutti a prestare la massima attenzione a questo tentativo di truffa. «Lo “spoofing” – spiegano i carabinieri - è una particolare tipologia di attacco che consente a un attore malevolo di nascondere la propria identità per risultare “affidabile” alla vittima designata e ottenere così accesso a informazioni riservate e dati sensibili. Ecco perché occorre sempre più prestare attenzione a chiunque cerchi in qualche modo di carpire i nostri dati, in particolare quelli riconducibili a conti correnti, carte di credito e simili: nessuno può lecitamente chiedere tali informazioni, soprattutto per telefono e tanto meno l’Arma o le altre Forze di Polizia, per cui è importante, nel caso si sia ricevuta una telefonata dubbia, contattare subito il 112 per denunciare l’accaduto».
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