IL CASO
Sotto le finestre una discarica
Denuncia dell’opposizione di centrodestra sui rifiuti abbandonati in via Milano

Svegliarsi una mattina, aprire le persiane di casa propria e scoprire di abitare di fronte a una discarica. Con centinaia di sacchi accumulati sotto le finestre, bancali rotti, pneumatici usati, rottami. Non è un incubo: è la realtà che vivono da alcune settimane i residenti di via Milano che abitano di fianco al magazzino comunale. Un nome improprio, al momento, perché improprio è l’uso che viene fatto del luogo come documentano le foto scattate dal centrodestra (Forza Italia, Lega Nord, Somma Domani) lo scorso 3 marzo, giorno in cui è stata inoltrata la prima segnalazione ai carabinieri, ai Nas e all’Ats, e ancora il 13 marzo, quando hanno deciso di inviare tutto anche all’Arpa e in Procura.
«A quanto abbiamo ricostruito finora - spiega il capogruppo della Lega Nord, Alberto Barcaro - questi sacchi sarebbero il frutto del ritiro dei cestini pubblici presenti in città, servizio effettuato da Naturcoop. Dato che non possono più essere conferiti in piattaforma, in quanto rifiuti indifferenziati, vengono parcheggiati qui in attesa che il camion li raccolga per portarli all’inceneritore».
La spiegazione, naturalmente, non soddisfa i tre partiti d’opposizione. Anche perché l’accumulo non soltanto disturba la vista dei residenti, ma soprattutto potrebbe fare sorgere problemi di odore e igiene. Per giunta proprio in centro città. «Siamo in attesa di risposte, perché è evidente che lì in via Milano non ci siano le condizioni idonee per realizzare una discarica: ne va della salute dei cittadini», sottolinea Manuela Scidurlo (Somma Domani).
Nella segnalazione inviata agli organi competenti, Barcaro, Scidurlo e la capogruppo di Forza Italia, Martina Pivetti, ricordano che secondo la normativa «lo stoccaggio provvisorio di rifiuti inteso come accantonamento in attesa di recupero o dello smaltimento è equiparato al deposito incontrollato», oltre che «il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione e del suo territorio e che il consiglio comunale condivide con lui questa responsabilità». Chiedendo una verifica urgente, i tre capigruppo di centrodestra sostengono che, sentiti telefonicamente da Scidurlo, «il sindaco Stefano Stefano Bellaria e l’assessore all’Ambiente Edoardo Piantanida Chiesa hanno confermato quanto segnalato dai cittadini, giustificandolo come situazione temporanea».
Risposta che non soddisfa l’opposizione.
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