IL PROCESSO
Stalking da innamorato. Della suocera
Quarantenne condannato a un anno e 4 mesi. E non potrà avvicinare la madre di sua moglie

L'ha perseguitata per un paio d’anni, pedinandola e inviandole messaggini sul cellulare e lettere anonime. Ossessione per motivi passionali.
Ma non è un caso di stalking come tanti altri. Non lo è per il rapporto di parentela che corre tra i protagonisti: lui, quarantenne, accusato e processato ieri, è il genero della vittima, 47 anni. Dunque, l’imputato è il marito della figlia della donna che avrebbe subito gli atti persecutori.
Una vicenda complessa che, dinanzi al giudice Ottavio D’Agostino si è conclusa con la sentenza di condanna: un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e con la conferma del provvedimento disposto un anno fa dal gip Giuseppe Battarino con divieto per il quarantenne di avvicinarsi alla suocera. Inoltre è stato disposto il risarcimento definitivo pari a sedicimila euro da versare alla donna, costituitasi parte civile al processo con l’avvocato Augusto Basilico.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola martedì 20 dicembre.
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