ISTITUZIONI UE
Stato dell’Unione, Cattaneo: «Nessuna considerazione per i territori»
Il sottosegretario con delega alle Relazioni internazionali ed europee sul bilancio del primo anno della Commissione von der Leyen II

«Mi ha sorpreso che la presidente von der Leyen non abbia fatto riferimento al rapporto con i territori, a partire dal futuro delle politiche di coesione, né al prossimo Quadro finanziario pluriennale (Mff). Prevale, ancora una volta, una visione centralista dell’Unione europea che non considera e tantomeno valorizza i territori e le loro specificità». Raffaele Cattaneo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega alle Relazioni internazionali ed europee, commenta così il bilancio del primo anno di attività della Commissione europea – presentato dalla presidente Ursula von der Leyen nell’emiciclo di Strasburgo – e le direttrici che guideranno l’azione europea nei prossimi mesi. Il sottosegretario Cattaneo ha partecipato oggi – mercoledì 10 settembre – a Milano all’incontro organizzato proprio in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione e del successivo dibattito al Parlamento europeo.
«Il discorso della Presidente von der Leyen – ha dichiarato Cattaneo – è stato, poi, un chiaro tentativo di mantenere unita la maggioranza che la sostiene e, più in generale, i Paesi dell’Unione europea. Un tentativo, da parte sua, apprezzabile, ma in diversi passaggi contraddittorio. Nella parte iniziale, interamente dedicata allo scenario internazionale e ai temi della sicurezza e della difesa, mi hanno colpito i toni che richiamano una narrativa di conflitto. Non posso nascondere la preoccupazione per un’escalation retorica che, fin dalle prime parole, ha messo in secondo piano il dialogo e la via diplomatica, rimpiazzandoli con espressioni come “l’Europa è in battaglia”, fino alla domanda “l’Europa avrà lo stomaco per affrontare questa battaglia?”. Tutto ciò appare in contrasto con il principio fondativo dell’Unione, ovvero la difesa e la promozione della pace».
«È certo che l’Europa debba attrezzarsi per difendere “ogni centimetro del suo territorio” - come ha sottolineato la presidente -, ma occorre anche riconoscere che oggi non appare nelle condizioni di affrontare un conflitto armato e ha bisogno di rafforzare la collaborazione con la Nato e con gli Stati Uniti, nonostante le tensioni sui dazi».
«La vera domanda da porsi – prosegue Cattaneo – è: qual è la battaglia che l’Europa deve combattere e che realisticamente può vincere? A mio avviso è fondamentale che l’Unione riscopra i propri valori fondativi e le radici da cui è nata, recuperando quel ruolo di leadership morale e politica, capace di sostenere la via diplomatica e il dialogo con tutti. Un ruolo che oggi appare troppo spesso indebolito e subalterno, relegando l’Europa al ruolo di semplice spettatrice degli eventi globali».
«Nella seconda parte del suo intervento – ha concluso il sottosegretario – la presidente ha affrontato il tema della competitività, toccando in modo condivisibile diverse priorità. Restano però aperte contraddizioni profonde sul green deal e su settori strategici come l’automotive e l’energia. Su questi temi servono maggiore chiarezza e il coraggio di rivedere scelte che rischiano di compromettere la competitività europea. Le risorse europee, infatti, appaiono insufficienti a sostenere programmi tanto ambiziosi: lo dimostra anche il Rapporto Draghi, del quale ad oggi è stato attuato appena il 10%».
© Riproduzione Riservata