I VOLONTARI
Strade Pulite: «I nostri 3.000 sacchi di rifiuti»
La lotta all’inciviltà dell’abbandono nel 2021. Le uscite sono state 200, con una media superiore a una ogni due giorni
Raccolta differenziata porta a porta di umido, secco, plastica, vetro, carta, centri di raccolta per ogni altro materiale (verde, olii, ingombranti, scarti edili) aperti in fasce orarie sempre più ampie, campagna di sensibilizzazione presso l’opinione pubblica anche attraverso incontri serali con esperti di Comunità Montana Valli del Verbano ed Econord, interventi educativi nelle scuole e chi più ne ha più ne metta, ma ancora non basta.
“L’inciviltà del rifiuto” non conosce crisi, né le restrizioni agli spostamenti imposte dalla pandemia sembrano aver messo un freno al dilagare dell’immondizia lungo le strade e non solo quelle più trafficate.
Il periodo invernale, con la caduta delle foglie, rende il tutto ancora più evidente, compreso il pericolo rappresentato dalle siringhe usate dai tossicodipendenti.
Il resoconto stilato dall’associazione Strade Pulite Alto Varesotto per il 2021 peggiora il quadro, già negativo, dell’anno precedente: 1.350 sacchi riempiti con rifiuti indifferenziati, 500 con vetri e lattine, 1.200 con altri materiali tra cui parti di elettrodomestici o addirittura interi televisori, lavatrici, tostapane, stufette elettriche cui si aggiunge la “novità” dei vibratori automassaggianti. Per non parlare delle mascherine anti-Covid, in massima parte chirurgiche, abbandonate ovunque a migliaia.
In totale, i volontari di Strade Pulite sono usciti circa 200 volte, quindi con una media superiore ad una volta ogni due giorni. Le arterie più interessate alla raccolta: la statale della Valcuvia e le vie parallele nei territori comunali di Cuveglio, Casalzuigno e Brenta, la lacuale fra Germignaga e Laveno, la provinciale 1 che da Cittiglio arriva a Cocquio Trevisago, le diramazioni verso Cuvio, Castello Cabiaglio, Brinzio, Rancio, Orino, Caldana. Un paio di interventi sono stati effettuati fra Luino e la galleria di Cremenaga costeggiando la diga di Creva per un centinaio di sacchi riempiti complessivamente.
E l’elenco potrebbe essere ancora più lungo, con risultati qualche volta persino positivi, se così possiamo dire: «Durante il servizio in comune di Cuvio ho avuto il piacere di incontrare 42 ragazzi che nelle vacanze estive ci hanno dato una grossa mano come momento educativo del loro campo estivo - ricorda Ermanno Masseroni, cui non piace mettersi in mostra, ma che non possiamo evitare di citare perché nota “anima storica” dell’associazione-: nei dintorni sorgono una pizzeria, un campetto da calcio ed un piccolo minigolf dove sono stati raccolti 3.950 mozziconi di sigaretta».
La precisione numerica con cui il gruppo, guanti, pinzetta e nessun contributo pubblico o privato, ha tenuto il computo del lavoro svolto la dice lunga sulla sua serietà. «Accanto alla generosità di questi giovani dobbiamo registrare il grado di inciviltà che ci circonda. Sicché più dell’elogio a noi va rimarcato il menefreghismo di tanti verso il loro stesso presente, il loro futuro e, in definitiva, la natura cui tutti dobbiamo la vita».
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