VARESINI D’ITALIA
Stregato dall’Accademia della Crusca
Andrea Cortesi vive a Roma e collabora al vocabolario storico della lingua italiana

Collaborare con l’Accademia della Crusca non è da tutti. E farlo partendo da Besozzo è ancora più difficile.
Andrea Cortesi, 25 anni, giovane linguista varesino, ci è riuscito, partecipando a un corso di formazione dell’istituzione fiorentina per la redazione del “Tlio”, il Tesoro della lingua italiana delle origini.
Il progetto, varato nel 1998 e affidato all’Ovi (Opera del vocabolario italiano), prevedeva che i ricercatori curassero le definizioni di due voci del vocabolario storico dalle origini fino al 1375, anno della morte di Giovanni Boccaccio.
«Il dizionario è totalmente on line» sottolinea Andrea Cortesi. «Per scrivere le definizioni siamo partiti dall’interpretazione di alcuni passi, ricostruendo quale significato avesse un determinato termine nel contesto di riferimento».
Il programma è riservato solo a cinquanta studenti l’anno, con particolari competenze in materia.
«In un’analisi linguistica il lessico è importante e così sapere utilizzare un software che ti permette di ottenere tutte le informazioni possibili sull’origine di una parola» afferma Cortesi, ora impegnato in un dottorato in Linguistica all’università La Sapienza di Roma.
Il fascino dello studio delle parole lo ha conquistato durante il percorso accademico. Iscritto al corso di laurea in Lettere moderne durante la triennale, dopo l’esame di Storia della lingua italiana ha avuto un’autentica rivelazione sulla via della conoscenza storica del nostro idioma.
«Fino al liceo non sai neanche cos’è la linguistica. Poi scopri che c’è tutto un mondo sommerso che vale la pena scoprire ed esplorare. Sapere da dove nasce l’italiano è utile anche per comprendere numerosi aspetti della vita, per avere una sempre maggiore consapevolezza delle proprie origini e della propria identità» spiega il giovane dottorando.
Da quando è nella capitale, Andrea Cortesi condivide un appartamento a San Giovanni con altre quattro persone, arrivate a Roma da ogni parte d’Italia.
Uomo di biblioteca? Non esattamente. Va letteralmente pazzo per il metal e trascorre il tempo libero a inseguire concerti. Nella sua libreria, oltre ai padri della lingua Serianni e De Mauro, tanto fantasy con Tolkien a far da padrone.
A breve l’uscita di una sua pubblicazione dal titolo “Il contributo della coltivazione di Luigi Alamanni per il lessico agricolo e botanico della terza edizione del vocabolario della crusca”.
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