PADRE PADRONE
Bengalese sequestra la figlia
Liberata dai carabinieri a Stresa. Era segregata in casa e picchiata: il padre non approvava il fidanzamento con un ragazzo di Milano

Poteva andare peggio, come purtroppo avvenuto in altri casi. Ma questa volta, grazie all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Stresa, il finale non è stato drammatico per una ventenne bengalese. I militari hanno arrestato nella serata di ieri, lunedì 6 febbraio, il padre della giovane, un cittadino bengalese 52 enne residente a Stresa con le accuse di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, un ragazzo 23 enne residente a Milano, originario del Bangladesh, ha contattato i carabinieri di Stresa manifestando preoccupazione per le sorti della ragazza ventenne, anche lei di origini bengalesi, con cui ha da tempo una relazione sentimentale e della quale però da alcuni giorni non aveva più notizie. Il ragazzo ha raccontato che il loro rapporto era ostacolato dal padre della giovane poiché probabilmente aveva già combinato un fidanzamento nel loro paese con un’altra persona.
I carabinieri, dalle informazioni apprese dal ragazzo di Milano, sono risaliti alla famiglia bengalese residente a Stresa, individuando l’esatto indirizzo. I militari si sono precipitati nell’abitazione della famiglia straniera e hanno bussato alla porta dell’appartamento. Dopo qualche reticenza l’uomo ha aperto la porta.
Alla prima richiesta relativa a dove fosse la figlia, l’uomo ha risposto che non era presente e che si trovava nel suo paese d’origine con la propria madre.
Ma mentre i carabinieri, che nel frattempo erano entrati nell’appartamento, ripetevano la domanda convinti che la ragazza fosse in casa, la stessa sentite le voci dei militari, ha iniziato a bussare insistentemente dall’interno di una stanza che era chiusa.
I carabinieri hanno subito aperto la porta che risultava chiusa a chiave dall’esterno, trovando la giovane che aveva i segni di percosse. È stato chiesto l’immediato intervento di una ambulanza: la ragazza è stata accompagnata in ospedale a Verbania, dove è tuttora ricoverata, e sottoposta alle prime visite.
Ai carabinieri la giovane ha raccontato che il padre, scoperta la sua relazione con il ragazzo di Milano da lui non approvato, l’aveva rinchiusa nella sua stanza da 4 o 5 giorni, picchiandola ripetutamente e privandola del cibo eccetto l’acqua. Anche in bagno le era proibito recarsi se non scortata dal padre.
L’arrivo dei carabinieri in casa le è sembrato la fine di un incubo nel quale aveva temuto seriamente per la sua vita. Nel frattempo anche il fidanzato della ragazza è giunto a Stresa da Milano e ai carabinieri ha confermato le circostanze che lo avevano spinto a chiedere aiuto. Il padre della ragazza è stato successivamente condotto in caserma e terminati tutti gli accertamenti è stato dichiarato in arresto per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
In casa erano presenti anche altri due figli dell’uomo, minorenni, che sono stati poi affidati ai servizi sociali di Verbania.
Nei giorni a Milano la condanna a venti anni per uomo che, da padre padrone, sottoponeva moglie e figlia a violenze.
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