LA SENTENZA
Sbarchi gratis alle Isole Borromee
Il Tar del Piemonte respinge la misura che prevedeva il pagamento di 50 centesimi per passeggero
La bocciatura della tassa di sbarco sulle isole borromee, decisa dal Tar Piemonte, costringe il Comune di Stresa a limare il bilancio 2019, già pronto per il Consiglio comunale della prossima settimana.
«I 600mila euro di gettito previsto (50 centesimi per ogni passeggero che scende alle isole, ndr) - spiega il sindaco Giuseppe Bottini - servivano a coprire parte delle spese per investimenti già decisi: il nuovo attracco dei battelli e la sistemazione della passeggiata con la sostituzione dei punti luce e dei cestini portarifiuti all’isola Pescatori. Manterremo quanto messo a bilancio nel 2018 e, cercheremo di non aumentare le tasse comunali (Tassa rifiuti e Imu, ndr). Gli uffici stanno già lavorando in questo senso».
Stresa è il solo Comune del Verbano Cusio Ossola a non applicare la Tasi e l’addizionale Irpef.
Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Ministero dell’economia e delle finanze, ribaltando una precedente sentenza favorevole alla tassa di sbarco dello stesso Tribunale amministrativo regionale che aveva bocciato una analoga richiesta del Ministero dei trasporti, contraria all’applicazione dei 50 centesimi sugli sbarchi dai propri natanti di linea.
La tassa, introdotta nel 2014 dal predecessore di Bottini, Canio Di Milia, era già stata sospesa dopo il ricorso del Ministero dei Trasporti al Tar, respinto nel 2017, che aveva consentito a Bottini di applicarla lo scorso anno estendendola ai motoscafisti del servizio pubblico non di linea. Ora si riparte da zero.
In municipio non è ancora arrivato il testo della sentenza. S’attende quello per presentare un ricorso al Consiglio di Stato: se dovesse confermare la decisione del Tar, Stresa dovrà scegliere se applicarla in alternativa a quella di soggiorno. Una scelta scontata visto che per quest’ultima il gettito è di 950mila euro.
Il Comune ha cercato di eludere l’obbligo di scelta rinominando la tassa in “contributo” di sbarco ed esentando gli ospiti degli hotel sulle isole Bella e Pescatori, i residenti e i dipendenti delle attività commerciali operanti sulle isole. Un cavillo che ha funzionato solo con il ministero dei Trasporti.
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