AVANZI DI BILANCIO
Tari, piccolo sconto a 370 attività di Busto
Scende dell’8 per cento la quota variabile: si risparmierà dai 25 ai 2.000 euro

Saranno 370 le imprese di Busto che beneficeranno della riduzione dell’8 per cento della quota variabile Tari per l’anno 2022.
Si tratta di utenze non domestiche (negozi, bar, ristoranti, studi professionali, capannoni industriali e così via) che avevano depositato una richiesta di agevolazione in seguito a un consistente calo del fatturato.
CHI NE HA DIRITTO
Più in dettaglio, avevano diritto al supporto le attività che nel 2020 hanno fatto registrare un ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi inferiore del 30 per cento rispetto al dato del 2019.
Alle imprese sono stati distribuiti 36mila euro, ovvero ciò che era avanzato dal Fondo Tari da 769.000 euro messo a disposizione dal Governo al Comune di Busto a sostegno delle attività pesantemente penalizzate dalle ricadute economiche della pandemia. A suo tempo quel fondo non era stato completamente esaurito: erano avanzati appunto 36mila euro, un gruzzolo che il Comune ha ripartito tra le 370 imprese bustesi secondo criteri precisi: «La Tari - spiega l’assessore al Bilancio Maurizio Artusa - è articolata in una quota fissa e una variabile. Noi siamo andati a intervenire sulla variabile, neutralizzando l’aumento medio previsto per il 2022, pari appunto all’8 per cento. Per fare un esempio concreto: un’attività che deve pagare 1.000 euro di tassa sui rifiuti, si vedrà restituire 51 euro, ovvero l’8 per cento della parte variabile. Abbiamo seguito questa ratio, che riteniamo equa, prevedendo un importo minimo erogabile di 25 euro, e un massimo di 2.000 per contribuente».
DELIBERA DA APPROVARE
La delibera, che ha già ottenuto il benestare della giunta, sarà naturalmente inviata al consiglio comunale per l’approvazione.
Poi la palla passerà al settore tributi, che provvederà d’ufficio al ricalcolo e all’invio dell’importo residuo dovuto al contribuente. Nel caso in cui il versamento fosse già stato effettuato, la quota sarà compensata ai fini del dovuto Tari per l’anno 2023.
Questo fondo “extra” (che aveva fatto parecchio discutere la maggioranza in consiglio comunale) permetterà dunque alle attività produttive in difficoltà di attutire il salasso della Tari. Un’agevolazione studiata per rendere “innocuo” l’aumento della parte variabile. A questo punto, sempre che la delibera passi in consiglio (ma non dovrebbero esserci dubbi in proposito) anche la parte residua del fondo stanziato dal Governo per andare in soccorso alle imprese colpite dalla crisi post-Covid sarà stato utilizzato a favore delle attività di Busto.
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