LA PRESA DI POSIZIONE
Tariffa puntuale indigesta, l’attacco del Gip
Il nuovo gruppo, costituito da 16 consiglieri comunali di diversi Comuni soci, contesta la tariffa di Coinger

Il nuovo gruppo contro la nuova Tarip di Coinger. La tariffa puntuale non convince. O meglio, non vengono digeriti i suoi “frettolosi” tempi d’introduzione (verrà introdotta dal primo gennaio). Il Gruppo Intercomunale per i Cittadini (Gip), che raccoglie 16 consiglieri di minoranza di alcuni dei 22 Comuni soci della società di raccolta rifiuti, contesta infatti i “tempi strettissimi” dell’affidamento a Coinger.
I consiglieri “contestatori, che appartengono ai Comuni di Besnate, Bodio Lomnago, Castiglione Olona, Casale Litta, Oggiona con Santo Stefano, Jerago con Orago e Sumirago, denunciano «un aumento delle tariffe di oltre il 100%» contestando la «logica privatistica» con cui opererebbe Coinger. Di seguito il comunicato.
IL COMUNICATO DEL GIP
Si è costituito il Gruppo Intercomunale per i Cittadini (GIC) che raccoglie le voci di diversi Consiglieri dei Comuni del bacino Coinger in disaccordo sulle modalità e sui termini dell’affidamento a Coinger del servizio di raccolta differenziata e della conseguente introduzione della Tarip (Tariffa Puntuale). Nonostante l’importanza del servizio e le sue ricadute sui cittadini, le ultime decisioni sono state prese con tempi strettissimi concessi ai Consigli Comunali per analizzare documenti complessi – oltre 300 pagine in meno di 30 ore lavorative. Tale metodo decisionale appare del tutto inadeguato e frettoloso, rispetto all’importanza del servizio e ai 6 anni rivelatisi necessari a Coinger per far partire la Tarip. Tutto questo trova sottolineatura nella presa di posizione scritta da parte del Segretario Comunale del Comune di Solbiate Arno, nella quale si sollevano documentati e importanti dubbi e perplessità sia formali che di merito. Di tale documento si trasmette copia in allegato. A fronte di un maggiore impegno imposto ai cittadini (i numeri parlano chiaro) dal 2018 al 2024, il Piano Economico Finanziario del bacino Coinger ha visto un aumento delle tariffe di oltre il 100%, a fronte di un inflazione del periodo limitata al +17%. Per il futuro sono previsti ulteriori rincari, che potrebbero essere aggravati dalla diminuzione del bacino di utenza a seguito della possibile uscita di altri Comuni, con conseguente aumento dell’incidenza pro-capite di costi fissi e investimenti già in corso. L’85% della nuova tariffa sarà poi rappresentato da costi fissi, fatto che penalizzerà chi produce meno rifiuti e che contraddice totalmente lo slogan “più rifiuti produci, più paghi”. Ulteriore rischio è che, pur essendo al 100% di proprietà pubblica, Coinger opera di fatto con una logica privatistica, puntando solo a massimizzare il profitto dell’azienda, senza alcuna possibilità per i cittadini di scegliere alternative, o di beneficiare di una reale competizione di mercato. Dal punto di vista pratico, chiediamo una revisione del servizio al fine di non misurare la raccolta delle frazioni riciclabili come plastica, vetro e carta, e di individuare soluzioni per rendere più semplice e accessibile il conferimento della frazione indifferenziata. Oltre a ciò siamo a chiedere un miglioramento reale della qualità del servizio di raccolta senza nascondersi dietro le poche segnalazioni dei cittadini tramite i canali istituzionali. Critichiamo anche la qualità dei bidoncini e i relativi costi di sostituzione che restano, a livello di bilancio, totalmente a carico del contribuente. Altre questioni aperte riguardano, tra le altre, l’assenza di dati chiari sui benefici della Tarip e in particolar modo la corrispondenza tra nuova tariffa e comportamento virtuoso del cittadino. Il GIC ribadisce di non essere contrario alla Tarip in sé, ma sottolinea l’urgenza di adottare metodi più semplici, efficienti e sempre orientati al contenimento dei costi. La governance di Coinger deve dimostrare maggiore attenzione agli interessi dei cittadini disegnando un servizio più aderente alle loro esigenze e monitorare la reale soddisfazione degli utenti. Oggi si limita invece a considerare i cittadini come “mucche da mungere”. Il GIC e i suoi rappresentanti nei Comuni continueranno a battersi affinché le decisioni siano prese nell’interesse collettivo e con un approccio rispettoso e condiviso.
LE FIRME
I Consiglieri Comunali: Salvatore R. Marino, Andrea Panfili, Davide Biganzoli, Mara Tamantini (Jerago con Orago), Riccardo Cattaneo, Milena Rizzo, Luca Marzoli (Bodio Lomnago), Nadia Del Secco (Besnate), Cristian Filieri, Dario De Munari, Angelo Giudici (Castiglione Olona), Katia Cenci (Casale Litta), Pasquale Carrozzo, Enzo Lazzetera, Mauro Mantiero (Oggiona con Santo Stefano), Pasquale D’Alessio (Sumirago)
© Riproduzione Riservata