IL CASO
Tartaruga azzannatrice nel parco
Il raro e pericoloso animale recuperato dai carabinieri. Caccia all’illegale collezionista

Qualcuno se ne è sbarazzato oppure lei ha deciso di fuggire dal suo padrone. Resta il fatto che ieri mattina in un giardino pubblico alle porte di Legnano, più precisamente ad Arconate, è stato ritrovato un esemplare di Chelydra Serpentina, meglio conosciuta come “tartaruga azzannatrice”, una specie originaria del Nord America che non può essere detenuta in quanto classificata tra gli animali potenzialmente pericolosi.
L’animale è stato visto in un parchetto che costeggia via Brera da un uomo di 48 anni che stava portando a passeggio il proprio cane: proprio quest’ultimo a un certo punto ha cominciato ad abbaiare e a “puntare” la testuggine che non sembrava affatto impaurita dai latrati.
Il quarantottenne ha quindi fotografato la tartaruga e l’ha confrontata con le specie presenti su internet: da lì il sospetto che poteva trattarsi di una tartaruga non comune. A quel punto ha contattato i carabinieri che a loro volta hanno chiamato i colleghi Forestali.
Sul posto è stata inviata una pattuglia della Stazione di Busto Garolfo che ha prelevato la testuggine, che il cittadino era già riuscito a riporre in un contenitore in modo da impedirne la fuga.
Successivamente l’animale è stato portato alla sede della Compagnia di Legnano e quindi consegnato ai Forestali di Garbagnate Milanese e del Nucleo Cites di Milano: ora si trova in una struttura idonea nel Bergamasco.
Nel frattempo sono stati avviati accertamenti per tentare di individuare l’illegale collezionista che aveva in casa l’animale.
Originaria del Nord America, la Chelydra Serpentina è una delle tartarughe d’acqua dolce più grandi insieme alla tartaruga alligatore. Il suo scudo può raggiungere una lunghezza di 48 centimetri anche se in genere arriva a circa 25.
Il peso varia dai 4,5 a 6 chilogrammi, ma alcuni esemplari allevati in cattività sono arrivati addirittura a 34. Presenta un corpo robusto e una lunga coda: l’apparato muscolare è molto sviluppato, in particolare quello del collo, per permette di sferrare morsi veloci che ricordano quelli di un serpente (da qui il nome di “Serpentina”).
L’episodio, al di là della sua curiosità, ripropone il tema dei collezionisti di animali rari: non si possono importare, trasportare, vendere, esporre e detenere specie tutelate dalla Cites (Convention on international trade of endangered species, cioè la convenzione internazionale del 1973 sul commercio degli animali minacciati da estinzione) a meno di specifici e particolari permessi.
Insomma, solo le specie non inserite nell’elenco Cites si possono tenere in casa in sostituzione dei classici cani, gatti o pesci da acquario. Tra i più diffusi figurano iguane e pappagalli (anche se questi ultimi non sarebbe in teoria permesso chiuderli in gabbia). Ma non manca chi tiene tranquillamente tra le mura domestiche alcuni tipi di serpenti. Intanto ad Arconate è comparsa la tartaruga azzannatrice.
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