L’INCHIESTA
Ultrà morto, ecco l’autopsia
Oggi i primi accertamenti sul corpo di Daniele Belardinelli. La famiglia nomina un medico legale di fiducia
Parteciperà anche un medico legale incaricato di rappresentare la moglie e i figli di Daniele Belardinelli all’autopsia e a tutti gli accertamenti tecnici ad essa correlati necessari per fare luce sulla morte del tifoso - Belardinelli, trentanovenne di Morazzone, ultrà della curva del Varese - travolto e ucciso da una o due automobili durante gli scontri tra tifosi avvenuti nel giorno di Santo Stefano in via Novara, poco lontano dallo stadio San Siro, prima della partita di campionato tra Inter e Napoli.
A darne conferma, l’avvocato Paolo Bossi, che spiega il senso della scelta: «L’intento è chiaro: si vuole capire la dinamica della morte di Daniele - ha dichiarato il legale varesino -. Posso dire che sin qui c’è stata tanta attività investigativa e tanta qualità nel lavoro della Procura di Milano, per cui siamo molto fiduciosi e confidiamo che si possa ricostruire l’accaduto. Raggiungere la verità, indubbiamente aiuterebbe i familiari ad affrontare il lutto».
Nello specifico, «gli accertamenti irripetibili» saranno posti in essere da un poker di consulenti tecnici, tra cui un ingegnere meccanico e tre medici legali, ai quali è stato conferito ieri, martedì 15 gennaio, l’incarico dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e dai sostituti Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri alla presenza di molti dei difensori della trentina e passa di indagati (per concorso in omicidio e rissa aggravata) tra ultrà di Inter, Napoli e Varese.
Il nome di spicco dei consulenti tecnici incaricati è indubbiamente quello di Cristina Cattaneo, la più autorevole anatomopatologa in attività, direttrice del Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof) dell’Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni dell’Università degli Studi di Milano, che nel recente passato si è occupata del casi legati agli omicidi di Lidia Macchi (analizzando quel che resta del cadavere riesumato della studentessa di Casbeno) e di Yara Gambirasio.
Della squadra dei consulenti nominati dai pubblici ministeri fa parte anche l’ingegnere meccanico Remo Sala, docente al Politecnico di Milano, che ha ricevuto l’incarico di svolgere una consulenza cinematica per ricostruire la dinamica dell’incidente risultato fatale per Belardinelli.
Gli accertamenti prenderanno il via già oggi, mercoledì 16 gennaio, all’Istituto di Medicina Legale di Milano, con l’esame della Tac necessario per individuare con esattezza il numero e la gravità delle fratture ossee riportate da Bernardelli.
Domani, giovedì 17 gennaio, è invece prevista l’autopsia.
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