SENZA TELEFONO
Tim: «La colpa è dei vigili»
L’azienda accusata da 50 famiglie: «Da settimane il Comune non autorizza il nostro scavo»

Nella vicenda dei due palazzi di via Montorfano, a Biumo Superiore, senza telefono fisso da cinque settimane, interviene la Tim. Che nega di avere alcuna responsabilità rispetto ai tempi biblici dell’intervento, e dà la colpa della “paralisi” alla Polizia locale di Varese.
«In merito all'articolo da voi pubblicato e intitolato "Telefoni muti da un mese, la protesta di 50 famiglie", desideriamo precisare - spiega un comunicato dell’azienda - di non avere alcuna responsabilità per il ritardo nel ripristino del servizio, come si evince dai fatti di seguito riportati. Le prime segnalazioni sono arrivate lo scorso 31 ottobre e dopo accurate analisi i tecnici hanno localizzato il guasto dove era però necessario effettuare uno scavo per la sostituzione di un cavo danneggiato. Abbiamo quindi chiesto e ottenuto l'autorizzazione per la manomissione del suolo pubblico per il giorno 9 novembre ma, appena iniziati i lavori in viale Valganna angolo via Monfortano, i vigili hanno disposto l'interruzione del cantiere in quanto era necessaria, trattandosi di una via molto stretta, una ordinanza di chiusura della strada. Abbiamo quindi sospeso le attività - continua il comunicato della Tim - facendo richiesta di una nuova autorizzazione il giorno stesso, senza ricevere però alcuna risposta e sollecitando almeno altre due volte nei giorni successivi. Oggi (giovedì 6 dicembre, ndr) abbiamo nuovamente sollecitato l'ordinanza necessaria a ripristinare i servizi telefonici delle famiglie coinvolte».
A sollevare il problema sono state le cinquanta famiglie residenti ai numeri 13 e 15 di via Montorfano, per bocca della “portavoce” Armanda Bianchi. Che nelle ultime settimane ha passato parecchio tempo al telefono (cellulare) nel faticoso e inutile tentativo di capire i motivi del guasto e la tempistica della riparazione.
Ora la palla passa al Comune di Varese.
© Riproduzione Riservata