IL PERICOLO
Tiro al passante. Ad Avigno
Sei persone colpite da un misterioso cecchino che spara piombini. Indagano carabinieri e polizia
Dallo scorso 18 dicembre il tiro al passante comincia sul far della sera.
Chi in questi giorni si trova a camminare o a sostare in largo Ambrosoli, angolo d’Avigno chiuso tra le vie Oriani e Saffi, rischia d’essere impallinato da uno - sin qui - sconosciuto tiratore. Il quale, invisibile e dunque indisturbato, spara piombini, probabilmente dalla finestra di una delle case che s’affacciano sul piazzale che fa da capolinea ai bus urbani della E. L’ultimo colpo è stato esploso il 30 dicembre. Fra le persone colpite dallo sparatore, che forse s’avvale di un’arma ad aria compressa, la ferita più grave l’ha rimediata Paola Botti. Era la sera del 18 dicembre.
"Stavo portando alcuni medicinali a mia madre - spiega la signora - quando ho avvertito una fitta al ginocchio. M’è ceduto l’appoggio e quasi finivo per terra tanto che mi sono distorta lo stesso ginocchio. Il segno del colpo è ancora visibile".
Il 27 dicembre la disavventura è capitata a Piero Brisson e a sua moglie, che abitano proprio in largo Ambrosoli.
«Ricordo che era già buio - racconta la vittima -. Con mia moglie e altre persone stavamo chiacchierando all’altezza della pensilina della E, quando sono stato colpito a un ginocchio e mia moglie sul cappotto. Non ho udito spari ma d’istinto ho cercato tra le finestre della palazzina affacciata su via Oriani. Altri colpi sono arrivati a pochi passi da noi: ho raccolto una dozzina di piombini e li ho portati alla polizia".
Il 30 gennaio anche Massimo Colombo è finito nell’elenco dei colpiti: "Sul retro della gamba - spiega il giovane -. È stata come una fiammata e m’è tornata in mente la scena cui avevo assistito pochi giorni prima. Scendevo dal pullman proprio in largo Ambrosoli e l’anziana davanti a me è stata colpita alla schiena. Poi è toccato a una mia amica, la cui auto è stata ammaccata da un piombino ma ho sentito che si lamentavano anche autisti e passeggeri dei bus".
Il 28 dicembre - raccontano Maurizio Ballerio e la moglie Alida, titolari dell’edicola di via Saffi - "un nostro cliente, stava leggendo il giornale in attesa del bus, sotto la pensilina della P, quando un colpo gli ha bucato il quotidiano".
Carabinieri e polizia hanno intensificato i controlli anche durante la giornata. Non è la prima volta che, nella zona, qualcuno si diverte sulla pelle degli altri.
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