STRADE A RISCHIO
Tombini intasati: chi pulisce?
A Varese esistono quasi 30mila caditoie: Alfa ne ha sistemate oltre 12mila. Protestano i residenti della Rasa per le griglie ostruite, ma in quel tratto la competenza è del Comune

Quando piove intensamente, alcune strade di Varese si allagano, e nel mirino finiscono anche i tombini che non riescono ad assorbire l’acqua. Tombini che spesso sono pieni di detriti, fanghiglia, vegetazione, come come segnalato dei residenti della Rasa, che si domandano se vengano puliti, con quale frequenza, e da chi. Abbiamo dunque provato a fare luce sulla vicenda. I tombini - o, più correttamente, le caditoie stradali - sono elementi del sistema di drenaggio urbano la cui funzione è quella di intercettare le acque meteoriche che defluiscono sulle superfici impermeabili (per esempio le strade) e convogliarle nella rete fognaria a cui sono collegate. Svolgono un ruolo chiave nella prevenzione degli allagamenti stradali. Una cattiva manutenzione comporta un inevitabile accumulo di detriti e di vegetazione all’interno, che impedisce all’acqua piovana di “infiltrarsi”, causando deflusso superficiale.
CHI DEVE PULIRE?
I tombini non sono parte del sistema fognario seppure siano ad esso collegati e per questo non sono gestiti da Alfa (azienda pubblica che ha in gestione il servizio idrico integrato della provincia), ma dal Comune. Tuttavia, per venire incontro alle esigenze dei municipi, Alfa ha avviato, a partire dal 2022, in accordo con l’Autorità d’Ambito provinciale (Ato), un “Piano di pulizia delle caditoie” che prevede la pulizia del 20% dei tombini di ciascun Comune ogni anno. Non di tutte le caditoie, ma solo di quelle che recapitano alla rete di fognatura (quindi non alla “rete bianca” dove confluiscono solo le acque di pioggia, o ai pozzi perdenti). Nella città di Varese, si stima che le caditoie collegate alla fognatura siano quasi trentamila e, dal 2022 a oggi, Alfa ha provveduto alla pulizia di oltre 12.000 di esse.
IL PROGRAMMA DI PULIZIA
Il piano di pulizia programmato delle caditoie della provincia di Varese serve a prevenire gli allagamenti e a ottimizzare le manutenzioni. In particolare, il vantaggio per i Comuni è quello di prevenire potenziali fenomeni di allagamento in caso di forti precipitazioni, con la possibilità di indicare anche eventuali nuove esigenze attraverso un canale di comunicazione diretto. Per Alfa, il programma consente il costante aggiornamento dei dati, l’ottimizzazione delle attività di manutenzione e la possibilità di geolocalizzare tutte le caditoie presenti. Rispondendo ai cittadini, Alfa spiega che il piano di pulizia prevede che nel quartiere della Rasa si intervenga una volta l’anno, nel mese di ottobre. Il piano di pulizia delle caditoie tiene conto degli elementi di criticità (come vegetazione, traffico, area geografica) e della presenza di elementi sensibili, quali, ad esempio, ospedali, scuole, aree pedonali. Fermo restando che la pulizia delle strade da foglie e vegetazione è un’attività che spetta ai singoli Comuni. I tombini nei pressi del ponte sulla Provinciale sarebbero riconducibili alla “rete bianca” e dunque - ad una prima analisi - spetterebbe al Comune di Varese provvedere alla pulizia. Le Amministrazioni comunali possono trovare sul portale Webgis (sistema informativo geografico) Acque di Lombardia quali sono le caditoie stradali - via per via – per le quali è stata eseguita la pulizia. Il portale registra circa 200 accessi al mese da parte dei funzionari comunali che operano nelle nove province in cui è attivo il sistema.
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