L’EVENTO
Tradate e i disturbi del neurosviluppo
Venerdì 14 aprile nell’aula magna del liceo scientifico Curie si terrà un convegno dedicato ai bisogni educativi speciali

Individuare precocemente i disturbi del neurosviluppo e intervenire per potenziare e superare le difficoltà sono le finalità dei due progetti “Indipotens” e “Essence”, il primo nato dalla sinergia tra la neuropsichiatria Infantile dell’ASST Sette Laghi e l’Ufficio scolastico di Varese, il secondo promosso da un partenariato accademico, con il Politecnico di Milano come capofila e l’università dell’Insubria tra i protagonisti, e finanziato dall’Unione Europea nel programma Horizons 2020.
IL CONVEGNO
Di “Indipotens” ed “Essence” - strettamente connessi per obiettivi e soggetti - si parlerà venerdì 14 aprile, nell’aula magna del liceo scientifico Curie di Tradate, in occasione del convegno di cui è responsabile scientifico il professore Cristiano Termine, docente dell’università dell’Insubria e componente dell’équipe della neuropsichiatria infantile dell’ASST Sette Laghi, diretta dal dottor Giorgio Rossi. Il convegno è patrocinato da diverse istituzioni e ne riunirà i rappresentanti, non solo perché il tema dei disturbi del neurosviluppo è di interesse comune, ma soprattutto perché la soluzione non può che essere frutto di una sinergia tra tutti questi attori, ben oltre il sistema sociosanitario, coinvolgendo il mondo dell’istruzione, delle università, i comuni e le istituzioni regionali, nazionali ed europee.
L’OBIETTIVO
Per quanto riguarda Indipotens, l’acronimo sta per Individuazione – Potenziamento dei disturbi del neurosviluppo: l’obiettivo è quello di individuare precocemente i casi a rischio per disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogni educativi speciali, potenziando la presa in carico di chi li manifesta, grazie ad un ruolo più incisivo della scuola e una maggiore integrazione tra scuola e strutture specialistiche di neuropsichiatria infantile. L’ufficio scolastico di Varese è in prima fila nella realizzazione di questa progettualità con il contributo del professore Luigi Macchi e della professoressa Simonetta Bralia. Inoltre, l’ATS ha proposto di aderire a questa progettualità a tutti gli Uffici di Piano delle Province di Varese e di Como, in modo che i Case manager presenti nelle scuole abbiano un interlocutore al quale segnalare i casi suscettibili di interventi sociali da parte dei comuni.
IL PROGETTO
Ma il progetto Indipotens va oltre: da un lato, infatti, grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca di Simona Ferrante del Politecnico di Milano, sulla base dei dati raccolti dalle scuole, incrociati con quelli della neuropsichiatria, è stata avviata un’analisi di tipo epidemiologico. Dall’altro, da circa due anni, il progetto si è correlato, integrandosi, con l’iniziativa europea denominata “Essence”, (Empathicplatform to personally monitor, Stimulate, enrich, and assist elders and children in their Environment”, tradotto come “Piattaforma empatica per monitorare, stimolare, arricchire e assistere anziani e bambini nel loro ambiente”), di cui è capofila il Politecnico di Milano e al quale partecipano diversi gruppi di ricerca italiani ed europei. Il progetto di ricerca ha consentito di sviluppare e sperimentare una piattaforma multifunzione in grado di monitorare da remoto l’acquisizione delle abilità scolastiche e identificare precocemente eventuali disturbi del neurosviluppo su cui intervenire. Il progetto vede la collaborazione di clinici, insegnanti e ingegneri e rappresenta l’anello di congiunzione tra famiglia, scuola e professionisti della salute. L’evoluzione tecnologica, che per certi versi è stata accelerata dalla attuale pandemia, permetterà così di trasformare le conseguenze psicologiche, mediche e sociali del Covid-19 in una grande opportunità, in un’ottica che va oltre l’emergenza.
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