IL PROGETTO
Area cani a tre taglie
Spazi distinti per piccoli, medi e grandi amici dell’uomo

La società Seprio servizi sta studiando la possibilità di presentare un progetto organico con il quale rispondere (finalmente, secondo qualcuno) alle richieste dei proprietari di cani che cercano uno spazio in cui i loro animali possano scorrazzare liberamente. Un progetto ambizioso, a quanto pare. Lo ha confermato il presidente Franco Crosta, numero uno della società a capitale pubblico.
«Dobbiamo rispondere a una domanda sempre più diffusa e a un problema che non è solo dei proprietari di cani» le parole di Crosta.
Il presidente si riferisce alle proteste di quanti lamentano la presenza di troppi animali in città e la poca attenzione dei proprietari per il decoro e la pulizia di piazze, giardini e marciapiedi. Ma l’idea di realizzare i nuovi spazi - peraltro un’area cani è già in funzione nelle vicinanze del liceo Curie ma avrebbe bisogno di una robusta manutenzione - è quella di individuare un luogo in cui i cani si sentano davvero liberi, sul modello di quanto già succede in altre città. Il progetto che la Seprio sta studiando prevede che ogni zona della città, ossia Tradate, Abbiate Guazzone e Ceppine, abbia una propria area per i cani.
Al momento l’unica certezza è lo spazio nei pressi del liceo che potrebbe essere inserito in un disegno più articolato. In queste fasi preliminari si sta ipotizzando che quell’area, oltre ad essere rimessa in ordine, possa addirittura triplicare attraverso l’individuazione di tre spazi distinti per cani di piccola, media e grande taglia. Perchè questa ipotesi diventi realtà occorrono, prima di tutto, risorse economiche adeguate e in questa direzione stanno lavorando in via Pavia, sede della Seprio.
Insieme con questa strada si percorrono anche le altre due variabili e cioè la ricerca di spazi idonei ad Abbiate Guazzone e al quartiere Ceppine.
Anche in questo caso le due future aree da destinare ai cani dovranno essere raggiungibili facilmente e funzionali alle esigenze di tutti i cittadini.
«E’ bene precisare - ricorda ancora Crosta - che siamo ancora alla fase di studio e quindi non abbiamo un piano organico da mettere in campo. Quel che è certo è che questo problema deve essere affrontato e risolto una volta per tutte e per questa ragione ci stiamo impegnando con la speranza di poter arrivare in tempi ragionevolmente brevi a alla presentazione di un progetto».
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