IL CASO
Esami tutti insieme. Polemica
Sangue e tamponi, sala d’attesa comune, caos all’ospedale Galmarini

Tutti insieme nell’unica sala d’attesa: donne e uomini arrivati di primo mattino in ospedale con la prescrizione di un esame del sangue o di altri accertamenti di routine, ma anche studenti, insegnanti e pensionati con la richiesta di un tampone per sospetto coronavirus.
Tutti riuniti nella stessa stanza, separati da una catenella di plastica che non costituisce certo un dispositivo di protezione dal rischio di contagio.
Accade al “Galmarini” di Tradate in una giornata di ordinario caos sul fronte della pandemia. Percorsi paralleli, senza punti di contatto che convergono in uno spazio comune.
«E la prevenzione?». Alla domanda, l’infermiera di turno risponde allargando le braccia.
Qualcosa non ha funzionato, confermano da Villa Tamagno, sede della direzione generale degli ospedali varesini. Il “punto tamponi” inaugurato a Tradate una settimana fa, il terzo dopo quelli istituiti al Circolo e all’ospedale di Cittiglio, era stato pensato come avamposto per non più di una decina di test molecolari al giorno ma è finito sotto assedio.
«Agli appuntamenti programmati - spiegano i responsabili del servizio -, si sono sommate le urgenze determinate da casi di positività nelle scuole e dalla necessità di sottoporre a tampone intere classi di studenti. In questi casi le persone si presentano senza preavviso e le presenze sono triplicate in pochi giorni e in queste condizioni garantire le distanze negli spazi previsti è impossibile».
Ieri, dopo le proteste di alcuni utenti, l’Asst Sette Laghi è corsa ai ripari e ha deciso di creare uno spazio dedicato in via esclusiva all’attività diagnostica in ambito Covid, senza più interferenze con il tradizionale punto prelievi del “Galmarini”.
Prima però dovranno essere liberati e adattati alcuni locali sempre al piano terra della struttura sanitaria, operazione che - fanno sapere da Varese - richiederà alcuni giorni».
Quanti? «Al più tardi saremo pronti lunedì».
Una settimana. Con un sovrappiù di impegno del personale in servizio per scongiurare assembramenti tra siringhe e provette, attraverso un’azione di filtro degli ingressi, indicazioni più chiare e controlli più severi su chi, magari solo per disattenzione, anche ieri ha sbagliato fila o su chi (pochi) ha scavalcato la catenella nell’illusione di arrivare prima al prelievo o al tampone.
Test Covid ed esami del sangue nello stesso spazio.
Ora il “Galmarini” corre ai ripari
© Riproduzione Riservata