IL CASO
La “Varesina” alla prova del rumore
Serve un piano acustico per la Statale: l’onere ricade sul Comune
Quasi quattro milioni di auto o mezzi pesanti ogni anno transitano sul tratto interno della «Varesina», una delle strade più trafficate di Lombardia e forse d’Italia, tratto comunque declassato e messo in carico, anche come manutenzione, quindi con un aggravio di spesa, al Comune.
È la conseguenza di un decreto governativo firmato qualche anno fa secondo il quale i Comuni superiori ai 15.000 abitanti devono appunto farsi carico della manutenzione, ordinaria e straordinaria, anche dei tratti delle statali che passano sul loro territorio. Naturalmente il decreto nudo e crudo impone, ma non prevede i soldi per mantenere in ordine la strada.
Da notare che il tratto tradatese interessato è di oltre due chilometri (dal confine con Locate Varesino a quello con Venegono Inferiore viaggiando verso Varese). Ma si sa che, adattando un vecchio adagio popolare, i decreti non vengono mai soli.
Una direttiva del Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare ha inviato una nota secondo la quale le strade sulle quali transitano più di tre milioni di auto l’anno devono provvedere alla mappatura acustica, in pratica un piano antirumore.
La Varesina collega Milano a Varese e il tratto interessato è quello del Saronnese fino al capoluogo. Tratto che, Tradate a parte, è in carico alla Provincia. La quale, fanno sapere in municipio, ha fatto la sua parte occupandosi dei tratti di sua competenza. Per cui, ad esempio, Cislago, Venegono Inferiore e Castiglione Olona sono «coperti». Tradate, a sua volta, ha raccolto una documentazione inviandola in Regione così da metterla al corrente della situazione.
Nella raccolta di questi dati è emersa la statistica dell’imponente volume di traffico nel territorio cittadino. Il transito di auto, compreso come detto fra tre e quattro milioni di auto (ovviamente una cifra precisa non c’è) comporta non solo problemi di acustica: immaginiamo quale sia stato l’impatto, ad esempio, negli anni scorsi dei fumi di scarico della auto in coda ai semafori. Semafori ora scomparsi (ne è rimasto uno a chiamata nei pressi del cimitero) nel tratto di «Varesina» che attraversa il territorio cittadino.
Al loro posto è stato varato il piano delle rotonde - nel giro di qualche anno ne sono state realizzate otto - che, secondo opinioni diffuse, hanno avuto il merito di far scorrere più agevolmente il traffico anche se non sono riuscite a eliminare le code. Una delle soluzioni ipotizzate per alleggerire la ex Statale, ossia la «Varesina bis», è stata accantonata anche per la pressione esercitata dalle associazioni ambientaliste. Certo è che il problema, in qualche modo, rimane pensando a quella mole di auto e mezzi pesanti che ogni giorno passano sulla attuale «Varesina» che, in pratica, è una circonvallazione interna: fino agli anni ‘50, infatti, la Statale attraversava il centro.
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