SOCCORSI IN RITARDO
Parco Pineta isolato
Senza rete per i cellulari. La svolta: «Ripetitori sui tralicci Enel»
Un auto finisce fuori strada: due scappano, gli altri due hanno bisogno di soccorsi. Si scoprirà che i due, rimasti nel veicolo, avevano alzato il gomito (dei fuggitivi non ci sono tracce).
L’incidente, nella notte di alcuni giorni fa, è avvenuto lungo uno dei saliscendi di via per Appiano, la strada che collega Tradate al Comasco, circondata dai boschi del Parco Pineta. Strada che è spesso teatro di incidenti come questo soprattutto nelle ore notturne, mentre in queste settimane di lockdown i pochi automobilisti in giro, per lavoro, si sono imbattuti in branchi di animali che hanno occupato la carreggiata.
Mettiamoci pure che il tratto in provincia di Como è ormai un colabrodo pieno (buche profonde) e il quadro sarebbe completo.
Manca però un tassello, peraltro molto importante. Essere coinvolti in un incidente lungo via per Appiano (ma anche sulla strada per Castelnuovo Bozzente) è come puntare una fiche al casinò: se capita in una zona coperta dalla rete di telefonia mobile si può sperare in un intervento rapido del 118, dei carabinieri o della polizia locale, altrimenti la situazione si complica. È capitato di nuovo.
I soccorritori hanno dovuto compiere un tragitto a ritroso fino a quando sul loro cellulare ha preso campo e quindi è stata inoltrata la richiesta di aiuto da parte degli occupanti dell’auto, di nazionalità peruviana. Tutto è bene quel che finisce bene - nessuno è rimasto ferito in modo grave - ma torna alla ribalta la questione dei telefonini muti.
«Purtroppo - spiega Mario Clerici, presidente del Parco Pineta - la pandemia ci ha costretto a bloccare tutti i progetti e gli incontri che avevamo in corso. Uno di questi era stato fissato con i rappresentanti di Terna e con i rappresentanti delle compagnie telefoniche con le quali discutere la possibilità di usare i tralicci dell’energia elettrica per collocarvi dei ripetitori. Tutti sono sembrati ben disposti a risolvere il problema una volta per tutte e abbiamo anche ottenuto l’appoggio dei Prefetti di Varese e Como che ci avrebbero sostenuto in una richiesta molto importante per la sicurezza non solo degli automobilisti».
Il coronavirus ha però bloccato questo iter. «Che contiamo di riprendere - assicura Clerici - non appena le condizioni ce le consentiranno».
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