LA BELLA STORIA
Parto in casa, papà ostetrico
Ha sorpreso tutti, la piccola Agnese, ed è venuta al mondo quando la richiesta di soccorso era già partita ma prima - questione di pochi minuti - dell’arrivo del mezzo del 118, con l’infermiere, e poi dell’ambulanza della Croce Rossa. A prenderla letteralmente “al volo”, è stato il papà che è tornato in bagno dalla moglie dopo aver chiamato il 112, ha visto la testa della piccola spuntare e in un batter d’occhio si è trovato la neonata tra le braccia.
Il lieto evento è avvenuto domenica poco prima della mezzanotte, a Tradate. Protagonisti la piccola Agnese e naturalmente mamma Ilaria, il papà Matteo, un vero eroe di autocontrollo nel momento più emozionante della sua vita, il personale del mezzo di soccorso avanzato (cioè l’auto con infermiere) del 118 e i volontari della Cri. Quando ha capito che la piccola Agnese, 2 chili e 900 grammi, voleva nascere e bisognava portare in ospedale la mamma, il papà ha chiamato il 112. L’intervento è stato registrato come “parto precipitoso”. A quel punto l’uomo è tornato al capezzale della moglie che si trovava in bagno ma qui la situazione è precipitata.
La testa della piccola era già fuori. Così il papà Matteo (la coppia ha anche un altro figlio piccolo) ha rispolverato quanto appreso in passato, quando faceva il volontario della Croce Rossa proprio a Tradate, missione sospesa proprio perché la famiglia si stava allargando rapidamente. Ha preso in braccio la sua piccola, l’ha asciugata, frizionata per stimolarla e le ha pulito nasino e boccuccia. Si è anche un po’ spaventato, perché Agnese non ha pianto subito, ma non ha perso la calma, si è ricordato che durante il corso gli avevano spiegato che può accadere. Pochi secondi e il pianto della piccola si è fatto sentire.
Le urla, prima, della madre, hanno però richiamato l’attenzione di una vicina di casa, Moira, infermiera, che è arrivata a dare una mano, ma la bimba era già stata messa sul grembo della madre, tranquilla tranquilla, dal papà. Quando i soccorritori del 118 hanno varcato la soglia dell’abitazione, la piccola era nata da 5 minuti. Chiara, infermiera con una lunga esperienza al Pronto soccorso di Varese, ha valutato mamma e piccola e che tutto andasse bene “secondo protocollo” e naturalmente ha provveduto al clampaggio del cordone ombelicale, lasciando il taglio al papà. In casa a quel punto erano in tanti, oltre alla famigliola: Chiara e Mirko del mezzo di soccorso avanzato e Stefano, Giacomo, Giorgia e Monica dell’ambulanza della Croce Rossa di Tradate: molti ex “colleghi” del papà Matteo, quando faceva il volontario. Mamma e piccola sono state trasportate all’ospedale di Tradate. Una grande emozione per tutti i protagonisti, quando avviene una nascita così inaspettata. Guido Garzena, a capo del 112 e del 118 di Varese, commenta: «Sono una decina l’anno le nascite di piccoli che non attendono il trasporto in ospedale o l’arrivo dei soccorritori, si affrontano di solito bene perché abbiamo personale altamente specializzato e in contatto con il medico in centrale».
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