I PROGETTI
Tradate, un tesoro di ville e parchi
Dalla Centenari alla Inzoli, che potrebbe ospitare un “Central Park”

Un verbo può cambiare la storia, questa storia che pesca nel passato e, a suo modo, ha anticipato il futuro. Passato con l’ambiente al centro del sistema politico di allora. Ambiente che oggi torna prepotentemente alla ribalta per le ferite inferte negli ultimi decenni.
Il verbo contestato è cedere. Verbo che compare nel testo stampato sul manifesto che spiega come Villa Centenari è nata e come è diventata, insieme con il suo parco, patrimonio comunale. A contestare quel “ceduto” che si legge in un passaggio della descrizione è Walter Gaiani, vicesindaco nei dieci anni tra 1975 e il 1985: «Ho più volte fatto notare che la villa e il suo parco non sono state cedute ma acquistate dal Comune, quindi con risorse del bilancio comunale. Mi auguro che l’errore venga corretto».
E l’occasione per rimettere a posto la storia è offerta dallo stato in cui si trovano i cartelli posti all’ingresso del parco in via Galli ad Abbiate Guazzone. Occasione anche per allargare il discorso al grande patrimonio verde che la città possiede. E Villa Centenari - questo il nome della grande costruzione che domina la collina abbiatese ed è legata alla famiglia che ne era proprietaria - è stata una dei primissimi investimenti del Comune per acquisire ville e parchi.
Il costo, allora, fu di circa 140 milioni di lire ma vi è anche un altro interessante risvolto: parte del parco era edificabile e uno dei primi provvedimenti della giunta di allora fu quello di cambiare la destinazione e inserire nel Piano di Fabbricazione, in vigore a quei tempi, il vincolo a verde pubblico.
Ma Tradate può vantare, oltre a Villa Centenari, anche Villa Mangiagalli in corso Bernacchi e Villa Volontè in via Mameli, dove è stata realizzata la prima biblioteca pubblica. Costruzioni di pregio abbracciate da vaste aree verdi ancora oggi sono fruibili dalla comunità. Costruzioni e parchi che hanno una loro storia legata al territorio, come quella di Villa Inzoli di via Zara, a poche centinaia di metri dal palazzo che ospita il municipio, nel patrimonio comunale dai primi anni 2000 quando al governo della città vi era la giunta guidata dall’attuale senatore Stefano Candiani. E su Villa Inzoli è in itinere un ambizioso progetto, quello di realizzare un “Central Park” nel cuore della città. «È un progetto al quale stiamo lavorando - spiega il sindaco Giuseppe Bascialla - e speriamo di poter accedere a finanziamenti regionali in materia ambientale per poter tramutare un’idea nella realtà di un sito che gioverebbe alla popolazione e darebbe ulteriore prestigio alla città».
Iniziative datate che si aggiungono a proposte di stretta attualità: «La conferma - è il commento del sindaco - che la vocazione ambientale non è esclusiva di pochi ma una questione che riguarda tutti e tutti sono impegnati in una battaglia di cui devono beneficiare soprattutto le future generazioni». Battaglia che costa, perché per mantenere il verde servono risorse economiche. Ma mai come in questo caso i soldi, comunque difficili da reperire, sono spesi per una nobile causa.
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