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Tradate, sala giochi clandestina nell’ex convento
La scoperta durante il sopralluogo dei funzionari dell’ufficio tecnico

Una sala giochi all’ex convento che fu dei Padri Serviti e che oggi è di proprietà del Comune di Tradate. La scoperta è dei giorni scorsi, quando i funzionari dell’ufficio tecnico hanno organizzato un sopralluogo in vista del conferimento di un incarico a un professionista con cui redarre un progetto complessivo di recupero. Al primo piano dell’ala in cui sono già stati eseguiti lavori di manutenzione sono stati rinvenuti tavolini, alcuni giochi da scalatola e carte da gioco. Stando a chi ha compiuto quel sopralluogo, quel materiale sarebbe lì da tempo. Chi ce lo abbia portato è impossibile da scoprire. Sull’ex convento sono già state spese diverse centinaia di migliaia di euro e almeno altri 600mila euro sono a disposizione per continuare il recupero di questo storico edificio. Da precisare, però, che una sola parte è sotto vincolo dei beni culturali, quella appunto dove è stato ritrovato il materiale da... bisca.
SICUREZZA
Così è stata ulteriormente alzata la guardia per garantire ancor di più la sicurezza del complesso edilizio. Il portone che dà sul sagrato della chiesa del Crocifisso (più volte forzato) è stato sprangato mentre alla recinzione dei cantieri sono stati posti catene e lucchetti. Ma la sicurezza è solo un aspetto della visita compiuta nei giorni scorsi. Lo scopo è stato quello di fare un punto della situazione e di consegnare i risultati a un professionista che deve mettere a punto un progetto complessivo. Qualcuno potrebbe domandarsi come mai, a quasi vent’anni di distanza, si pensa solo ora a un intervento così radicale.
IL PROGETTO
«Il progetto c’è ma vogliamo farci trovare pronti con progetti subito fattibili nel caso in cui si aprissero bandi con conseguente accesso a finanziamenti», precisa il sindaco Giuseppe Bascialla. Il quale lavora in strettissima sintonia con l’onorevole Stefano Candiani, che conosce la storia dell’ex convento fin da quando era sindaco e che, più di tutti, si è impegnato per il suo recupero. C’è un’altra domanda conseguente a questo sopralluogo che sconfina nel futuro dell’area: che destino avrà l’ala non sottoposta vincolo della Soprintendenza, quella che si affaccia su via Crocifisso con appartamenti, negozi e laboratori ora dismessi? Il sindaco avrebbe una soluzione definitiva che però deve rigorosamente mettere a confronto con la sua giunta e con i partititi della maggioranza: la demolizione. Una proposta forte e impattante: «Ma sarebbe decisamente meno costosa di quella con cui dovremmo mettere mano a un intervento di cui si conosce l’inizio ma non la fine», dice la guida dell’amministrazione comunale. La quale fa notare che demolendo quello stabile libero da vincoli si creerebbe uno spazio aperto e vivibile a due passi dal centro e si potrebbero ricavare una serie di parcheggi che fanno sempre comodo. Insomma, il sopralluogo di un giorno di fine estate sta producendo una serie di riflessioni e mette in campo interessanti argomenti su cui dibattere. Per l’ex convento dei Padri Serviti, padroni dell’intero complesso fino al 1700 circa, si prospetta un futuro al servizio della comunità tradatese.
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