IL CASO
Vandali nei cimiteri
Danni alla recinzione in ferro e ai cartelli stradali, ma le telecamere potrebbero avere filmato tutto

Sdegno, rabbia e impegno a dire basta: sentimenti riassunti nelle parole di Franco Accordino: «Certe azioni ignobili sono intollerabili e suscitano un senso di repulsione verso chi le commette».
E chi non rispetta le regole dovrà fare i conti con le telecamere che già sorvegliano le entrate dei cimiteri di Tradate e Abbiate Guazzone. Il vicesindaco, che ha l’incarico per gestire le due aree cimiteriali, si riferisce agli atti vandalici commessi in questi giorni all’esterno del cimitero di Tradate e all’interno. Qui è comparso un biglietto: «Se vuoi rubare anche questi... vergognati. Non hai rispetto nemmeno per i defunti». Il riferimento è a coloro che si sono indebitamente appropriati dei fiori su una lapide. La notizia ha fatto grande scalpore perché si tratta del luogo dove è sepolta una persona nota che ha ricoperto anche importanti cariche politiche. Per rispetto a lui e alla sua famiglia il nome è coperto da privacy, ma lo stesso Accordino ribadisce: «Non ci sono parole».
Lo stesso sdegno è rivolto anche a coloro che hanno divelto una protezione in ferro che costeggia la spazio riservato a ciclisti e pedoni e si sono inspiegabilmente accaniti contro il segnale stradale che delimita l’area riservata ai disabili.
Ieri mattina, mercoledì 19 maggio, gli operai del Comune hanno provveduto a riparare i danni.
«Una lotta impari - sostiene l’assessore all’ecologia Vito Pipolo che, ieri mattina, si è recato su posto -. Tra furti, rifiuti e atti vandalici è una guerra quotidiana, ma se qualcuno pensa che ci arrendiamo sbaglia a capire. Purtroppo registriamo un imbarbarimento che davvero è imbarazzante». Ma una prima azione è già stata compiuta: «Le entrate dei due cimiteri - riprende la parola Accordino - sono ora sotto controllo grazie a un servizio di videosorveglianza». Un atto concreto e discreto se è vero che le telecamere sono state sistemate da qualche settimana ma nessuno pare essersene accorto. Il ricorso alla tecnologia era stato auspicato da anni, conseguenza di un diffuso malcostume dentro i luoghi di culto. Famosa la «passeggiata» di un motociclista che ha attraversato il vialetto di collegamento fra la piazza mercato e l’ingresso nei pressi della salita di via Pindemonte. Altra lamentela che purtroppo è tornata alla ribalta in questi giorni è appunto quella dei ripetuti furti di fiori sulle tombe. D’ora in avanti la mancata osservazione delle regole potrebbe essere filmata e foriera di multe salatissime. Ma la multa è un deterrente, l’ultima ratio di quell’imbarbarimento di cui parla l’assessore Pipolo e sul quale il vicesindaco Accordino non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia. Ci vorrebbe, semmai, un salto culturale.
© Riproduzione Riservata