L'INCIDENTE
Trampolino per archetti
Ennesimo incidente in viale Sant'Antonio: auto decolla sul dosso rallentatore e abbatte una struttura salvapedone
Gli operai se n’erano andati probabilmente da poco più di quarantott’ore, ma un altro schianto ne ha vanificato il lavoro. Nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 febbraio infatti gli archetti salvapedoni all’altezza dell’incrocio tra via Copelli e viale Sant’Antonio, sono finiti nuovamente “vittime” degli automobilisti. Questa volta non c’è stato lo strike: ad essere divelta è stata soltanto una delle strutture che proteggono il marciapiede, ma tant’è. L’archetto era già stato staccato - per l’ennesima volta - alcuni giorni fa, dopo che la barriera era stata urtata da una vettura guidata da un uomo residente in Svizzera, ribaltatasi sulla fiancata. Il Comune aveva poi chiesto i danni al conducente e la fila di protezione era stata al centro di un intenso maquillage per un paio di giorni.
Questa volta pare invece che l’epilogo sarà diverso, almeno per quanto riguarda il risarcimento: sembra infatti che l’auto “incriminata” non sia stata rintracciata e quindi il conto resterà in capo a Palazzo Estense. Intanto negli uffici tecnici comunali si pensa già alle inevitabili operazioni per rimettere in sicurezza il marciapiede: «Interverremo al più presto – assicura il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Carlo Baroni -, giusto il tempo necessario per predisporre le attività». I residenti dei condomini che si affacciano sulla via intanto chiedono che, questa volta, non sia messa soltanto una toppa ma si trovi una soluzione definitiva al problema: «Questi archetti vengono continuamente centrati dalle auto – lamentano alcuni di loro -. Del resto è quasi inevitabile: il dosso che si trova poco prima si trasforma in una sorta di trampolino affacciato sulla curva. Se un conducente non si accorge della sua presenza o procede a velocità sostenuta oltre i 30 Km/h, decolla inevitabilmente contro gli archetti».
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