IL CANTIERE
Tre mesi senza campane
La torre della parrocchia perde i pezzi: via ai lavori di restauro

Saranno necessari tre mesi di lavori e una spesa complessiva stimata in 136mila euro per il restyling completo del campanile della centrale parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di piazza Maggiolini, caratterizzata dalla facciata progettata dal Piermarini.
Già dallo scorso fine settimana la torre campanaria, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, è imbrigliata da un ponteggio e gli operai, che si avvarranno anche dell’apporto degli operatori del Laboratorio di restauro San Gregorio di Busto Arsizio, hanno iniziato i primi interventi di restauro conservativo che, come ha annunciato il parroco don Felice Noè, «non sono più dilazionabili».
Le opere, su progetto degli architetti Terrenghi e Sonvico, riguarderanno la ricostruzione di porzioni di intonaco staccato o in fase di distacco e il consolidamento in profondità delle stesse, a cui seguiranno la riparazione e uniformazione delle superfici di intonaco mediante rasatura. Seguirà quindi l’applicazione di due strati di pittura ai silicati.
Un intervento di nuova finitura riguarderà anche la cella campanaria, motivo per il quale, le campane non suoneranno per tutta la durata dei lavori nemmeno per battere le ore o annunciare le funzioni. Il restauro riguarderà in parte anche l’interno della prepositurale che venne commissionata da Carlo Borromeo già alla fine del XVI secolo: la cappella del Sacro Cuore infatti necessita di interventi per limitare i danni provocati dall’umidità. Per permettere lo svolgimento dei lavori, l’ingresso alla parrocchia dal lato ovest, dove è presente la statua di Padre Pio, sarà interdetto ai fedeli fino a chiusura del cantiere.
Per ovviare al disagio, è stata approntata sul lato ovest, ingresso laterale su via Sant’Ambrogio, una rampa in legno per le persone diversamente abili. Per concorrere alle spese sostenute dalla parrocchia per l’esecuzione di questa importante tranche di restauri è disponibile in chiesa una cassetta per le offerte dedicate ma è anche possibile portarle direttamente in casa parrocchiale.
Un prezioso aiuto dai cittadini per mettere in sicurezza e preservare non solo un luogo di culto ma anche un patrimonio per la comunità dall’elevato valore storico, artistico e architettonico. In questo senso un contributo è arrivato nelle scorse settimane dal Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini che, grazie al service del presidente Italo Pavanini e alla generosità di tanti parabiaghesi e non, ha devoluto il ricavato della cena benefica dello scorso mese di marzo per il restauro dell’opera lignea “Gesù nel tempio” posta di fronte all’organo Carrera nella navata centrale.
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