CORONAVIRUS
«Troppi bar affollati, così non va»
Il governatore Fontana bacchetta gli apericena disinvolti. «O si cambia o si chiude»

Le immagini arrivano da Bergamo, da Milano e da Padova. Ma sono “leggerezze” che si riscontrate anche in altre città.
Fase 2 bis: si torna a fare l’apericena, si affollano i bar, e le misure di sicurezza per scongiurare il contagio vanno a farsi benedire. Per questo, il presidente della Regione, Attilio Fontana, in riferimento al territorio lombardo, ha lanciato un monito: rispettiamo le regole altrimenti rischiamo di tornare indietro. «Sicuramente è andata meglio di come immaginassi - ha spiegato il governatore riferendosi alla situazione generale -. Ho visto che c’è stato grande rispetto da parte dei cittadini delle regole che abbiamo consigliato e imposto, rispetto a mascherine e distanziamento, quindi direi bene. Purtroppo - ecco l’altra faccia della medaglia - ci sono ancora piccole sacche, ci sono alcune attività sulle quali non riusciamo ad avere una convinzione sufficiente: troppi apericena, troppi bar sommersi di persone e questo non va assolutamente bene». «È chiaro che, se la cosa dovesse continuare, saremo costretti a chiudere quelle attività» ha fatto presente Fontana.
«Noi abbiamo - ha aggiunto il governatore - abbiamo dato la possibilità di riaprire bar e ristoranti, a condizione che si rispettino certe regole. Se queste regole non vengono rispettate e la gente si ammassa in un bar è chiaro che purtroppo non potremo continuare a lasciare quella libertà».
E infine: «Noi dobbiamo riacquistare la nostra libertà passo dopo passo, non possiamo fare cinque passi in un colpo solo perché se no non solo rischiamo di non riacquistarla, ma di perdere quella già ottenuta».
La zona dei Navigli a Milano è sottoposta a maggiori controlli e lì l’apericena non sta violando le regole.
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