L’ALLARME
Troppi gatti randagi a Gallarate
Dal Comune denaro a enti o associazioni che li curano

Comune in campo per mettere un freno al randagismo felino. L’estate scorsa i gattini nati dalle mamme che vivono libere erano diventati così tanti che a un certo punto il gattile di via Degli Aceri aveva alzato bandiera bianca e aveva bloccato per qualche settimana gli accessi. A complicare le cose, in quel caso, ci si era messo un virus che aveva colpito una parte degli ospiti del centro comunale, costringendo i volontari a contingentare gli spazi per evitare guai per tutte le bestiole.
Inutile dire che la chiusura estiva aveva provocato la levata di scudi di quelle che un tempo venivano chiamate “gattare”, ovvero le persone che si prendono cura dei mici di strada che vivono nelle colonie: con il gattile chiuso, il peso dell’accudimento dei nuovi micetti era ricaduto in parte su di loro. Ora il Comune ha messo in campo un tesoretto di duemila euro che servirà a finanziare interventi mirati contro il randagismo dei gatti. I finanziamenti non sono destinati ai singoli privati che volessero fare qualcosa nel loro piccolo, ma alle associazioni che gestiscono strutture di ricovero per i mici che sono attive sul territorio cittadino.
I soldi potranno coprire le spese per azioni mirate, nei singoli quartieri o su scala più generale. I prossimi mesi serviranno inoltre per affrontare alcuni interventi di manutenzione del canile municipale che richiederanno diverso tempo per essere conclusi e di fronte ai quali per il momento è stata prorogata fino alla prossima estate l’attuale gestione della struttura.
In città al momento sono due i centri principali dedicati ai felini: il gattile comunale e l’oasi di Gattaland. L’universo che riguarda la specie però non si confina certo all’interno del perimetro delle due strutture. Basta passeggiare per le vie del centro per notare i segni della presenza di diverse colonie di gatti liberi, più o meno popolose, anche laddove non ci si aspetterebbe di trovare code e vibrisse. Persino al cimitero centrale una cuccia per dare riparo alle bestioline era stata installata a pochi passi dalla cappella del Boito. Stessa cosa in centro, vicino alle scuole Dante. Un’altra colonia, almeno fino a qualche tempo fa, esisteva anche dalle parti dell’ospedale.
Da tempo le “gattare” chiedono un’azione importante in fatto di sterilizzazione, per evitare l’esplosione numerica del fenomeno del randagismo. Le volontarie fanno quello che possono anche sul fronte delle cure veterinarie, ma è chiaro che i singoli non possono portare avanti interventi con la stessa incisività delle organizzazioni specializzate. Da qui il bando appena predisposto dal Comune, con il quale il municipio è pronto a sostenere le azioni condotte dagli enti che sono in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività di gestione di un gattile. L’intento degli uffici comunali è raccogliere le proposte nelle prossime settimane, in modo da arrivare alla seconda metà di gennaio con il quadro chiaro delle operazioni che le associazioni intendono compiere.
Per gli attuali gestori del gattile di via degli Aceri questi sono anche i giorni del rinnovo del direttivo associativo che guida il gruppo.
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