LA TRUFFA
Si finge carabiniere e chiede soldi
Usa l’identità di un ufficiale e ottiene 40mila euro

«Faccia l’accento svedese», esortava Filini mentre Fantozzi chiamava il visconte Cobram. Il quarantunenne finito a processo per truffa prese spunto dalla scena cult del film, simulando però una cadenza siciliana. E si spinse addirittura oltre, rubando l’identità di un ufficiale dell’Arma. Non uno qualsiasi, bensì l’allora tenente colonnello del comando provinciale dei carabinieri Loris Baldassarre.
La tecnica per un po’ funzionò, tanto che l’uomo riuscì a sottrarre a un anziano residente a Caronno Pertusella oltre 40mila euro. Poi l’imbroglio venne smascherato grazie alla figlia della vittima.
«Ho prestato i soldi al nipote di un colonnello», spiegava il genitore, ma la storia suonava inverosimile.
Nel 2014 l’uomo venne denunciato. Nei giorni scorsi, difeso dall’avvocato Daniela D’Emilio, ha emendato i suoi raggiri con un patteggiamento, ratificato dal giudice monocratico Marco Montanari. Procura e legale hanno concordato una pena di un anno e sei mesi con 600 euro di multa.
In città vantava di esser stato nell’Arma, tanto che alcuni anziani gli credevano e gli prestavano denaro in un momento di difficoltà. Nei panni del nipote d’arte dal 2008 era riuscito a farsi fare dall’anziano caronnese vari prestiti: 20 euro, 50 euro, 100 euro.
Di richiesta in richiesta la somma lievitò a 40mila euro. Fingeva di essere Baldassarre, che non conosceva direttamente, forse perché l’ufficiale compariva spessissimo sui giornali, aveva un volto e un nome che garantivano affidabilità.
Grazie al numero di telefono fornito dalla figlia del truffato, i veri carabinieri hanno sorpreso l’uomo proprio mentre effettuava l’ennesima richiesta telefonica di denaro.
© Riproduzione Riservata