LA DINAMICA
Uccisa a Capodanno: la pistola rubata nel Varesotto
Zia uccisa dal nipote nel napoletano: indagano i Carabinieri

I festeggiamenti di Capodanno, poi la tragedia. Pensando che la pistola fosse scarica, un uomo ha sparato alla zia colpendola alla testa con un proiettile calibro 380 partito inavvertitamente in un’abitazione di Afragola. Ora Gaetano Santaniello, 45 anni, imprenditore edile e nipote acquisito della vittima, ha confessato l’omicidio. È in carcere, in attesa della convalida del fermo emesso per i reati di omicidio colposo, detenzione, porto e ricettazione di arma da fuoco.
L’arma che ha ucciso la donna è stata rubata prima di Natale in provincia di Varese. Originario di Afragola ma residente nel Milanese, dove fa l'imprenditore edile, Santaniello era tornato in città con la famiglia e alcuni amici per le feste di Natale. Per Capodanno aveva deciso di invitare tutti i suoi parenti nell’abitazione che tiene in affitto e che usa quando è in città con la sua famiglia. Prima di tornare al Sud, però, ha voluto acquistare proprio quella Beretta calibro 380 con la quale, sparando in aria, aveva intenzione di salutare il 2023 e accogliere il 2024.
Il suo intento era solo di esibirla. Avrebbe infatti disarmato l’arma prima dei festeggiamenti ma qualcosa è andato storto: uno dei colpi è infatti rimasto in canna e mentre maneggiava la pistola il proiettile è partito, raggiungendo la zia alla testa. Il ritrovamento in casa del bossolo, ma non dell’arma, ha spinto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna a ritenere non solo che tutto fosse avvenuto tra quelle mura, ma che i presenti sapessero. Tutti, però, malgrado le sollecitazioni, si sono mostrati reticenti nello spiegare la dinamica dell’accaduto, evidentemente - ritengono i carabinieri - nel tentativo di mettere al riparo il loro congiunto dalle conseguenze giudiziarie. Ma in serata la verità è saltata fuori.
Santaniello avrebbe confessato di aver gettato l’arma in una strada, nei pressi del cimitero, mentre si stava recando in ospedale per sapere in quali condizioni versava la zia. E lì dove aveva detto, i carabinieri l’hanno trovata, tra le sterpaglie.
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