LA TRADIZIONE
Un po’ di Flora nel Palio dell’Onda
La rivincita di Carlo Sanna: eliminato a Legnano, primo a Siena

Tutto può succedere nel palio in cui viene clamorosamente messo fuori causa prima del via un cavallo. Quore de Sedini resta escluso per zoppia all’arto posteriore destro e la contrada della Lupa rimane a piedi dopo l’indigestione dell’anno scorso quando fece cappotto grazie alla premiata ditta Jonatan Bartoletti-Preziosa Penelope.
Nove al canape e incertezza totale anche perché parte di rincorsa Tittia con Morosita Prima per l’Istrice.
I colori di Sant’Erasmo
Chi vincerà? I giochi si fanno prima e durante la corsa, quando a prevalere è il colore bianco e celeste dell’Onda. Ricorda Sant’Erasmo per cui proprio Carlo Sanna vinse la Provaccia allo stadio Mari nel 2014, contribuendo al cappotto completato da Giuseppe Zedde nella gara regina. Stavolta Brigante (questo il suo soprannome) mette il sigillo sul palio dell’Assunta dopo una carriera straordinaria, sempre in bilico perché a prendere l’avvio migliore non è lui ma Elias Mannucci, uno che in piazza del Campo ha corso solo due volte, ma che si fa valere. Riesce a tenere a bada sua maestà Jonatan Bartoletti (reduce da tre successi di fila e intenzionato a scrivere il suo nome nel libro dei record perché solo nell’Ottocento c’era stato chi aveva fatto quaterna di seguito) ma non lo scatenato Sanna. Che molla poi si infila, va all’interno, quindi esce, finché non alza il frustino al cielo in segno di vittoria. Un capolavoro.Gli applausi sono tutti suoi.
Vince la concretezza
Viene da pensare che, finora, questo fantino umile ma concreto sia stato un po’ sottovalutato da Legnano, fuori in batteria quest’anno con la Flora. Classe 1989, è un tipo che lavora duro, che tiene molto alla sua famiglia e che ha dovuto superare un paio d’anni fa un momento terribile dovuto al lutto per la perdita del fratello. Sardo di Oristano, carattere, forza, impegno e determinazione sono le sue caratteristiche. Le stesse del cavallo che ha montato, quel Porto Alabe, mai capace di trionfare in una carriera pur avendola disputata nove volte. E finalmente al top. Di proprietà di Fabrizio Brogi, è un castrone di nove anni. Che ora entra nel novero dei cosiddetti bomboloni, cioè i cavalli crack del palio di Siena.
Le trattative legnanesi
Secondo a luglio con Renalzos per l’Aquila, Carlo Sanna viene portato in trionfo, come sempre, in Duomo. La festa prosegue in contrada. E la tradizione si rinnova in una Siena che non smette mai di trasmettere emozioni forti. Il pensiero, allora, si sposta a Legnano dove già sono febbrili le trattative per stabilire le monte dell’anno prossimo. Con chi correrà Carlo Sanna dopo l’esperienza dell’anno scorso con la Flora e i suoi precedenti in altre contrade?
La domanda resta in sospeso mentre sempre più concrete sono le voci che provengono da Siena per lo spostamento di Giuseppe Zedde da Sant’Erasmo a Sant’Ambrogio. Ma da qui all’ultima domenica di maggio del 2018 ci saranno ancora tanti capitoli da scoprire e da scrivere per rinnovare la magia che va in scena ogni anno allo stadio Mari.
Legnano non sarà Siena ma è bello anche - anzi soprattutto - così.
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