IL RICONOSCIMENTO
Un varesino al servizio del Papa
Fabio Fedi braccio destro del prefetto della comunicazione. Nominato con decreto in Vaticano: «Sorpreso e onorato»

L’avvocato varesino Fabio Fedientra nel consiglio di amministrazione della Fondazione San Giovanni XXXIII, che si occupa di tutta la comunicazione del Vaticano. La cerimonia della nomina, con la consegna del decreto firmato dal prefetto monsignor Dario Viganò, si è svolta mercoledì. E dunque, un varesino (laico) collaborerà alla gestione di tutte le forme di comunicazione che riguardano Papa Francesco.
Si tratta di uno dei più alti riconoscimenti che può ottenere un cittadino all’interno della struttura vaticana. Sì, perché la recente riforma del Pontefice ha radunato sotto un unico dicastero tutte le realtà, prima abbastanza autonome, che si occupano della divulgazione del pensiero del Santo Padre: da Radio vaticana all’Osservatore romano, dal centro televisivo vaticano ai responsabili delle comunicazioni sui social network. E a capo di questa struttura è appunto il prefetto, monsignor Viganò, coadiuvato da un organismo - la Fondazione San Giovanni XXIII - con il suo Cda composto da tre persone.
Il mandato è di cinque anni. «Sono rimasto sorpreso e grandemente onorato da questa nomina - ha commentato l’avvocato Fedi di rientro da Roma - Mi considero da sempre al servizio della Chiesa e gli incarichi che ho ricevuto li ho portati avanti nella logica del servizio». Questo è il terzo incarico, il più prestigioso. I precedenti: consigliere d’amministrazione (tuttora in carica) della fondazione “Civitas Lateranensi” che opera per la Pontificia università lateranense, comunemente chiamata “l’Università del Papa” e prima, dal 2004 al 2009, consigliere d’amministrazione della fondazione “Centesimus annus pro Pontefice” che ha come principale finalità quella di divulgare la dottrina sociale della chiesa nel mondo. Ora, Fedi è nel cerchio ristretto di chi gestisce tutta la comunicazione del Vaticano. «Con spirito di servizio» tiene a ribadire.
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