LA PROMOZIONE
Un varesino veglia sull'Expo
Il vicequestore Mondora alla squadra interforze che deve proteggere la kermesse del 2015 da infiltrazioni mafiose. Rimescolamento d'incarichi in Questura: la Digos va a Solla, l'Ufficio di gabinetto a Catenaro e le Volanti a Localzo

Sette anni d’indagini e di ricordi sono difficili da chiudere negli scatoloni.
Lo sa bene Fabio Mondora, vicequestore aggiunto della polizia di Stato, dirigente della Digos, che proprio in questi giorni è alle prese con un "trasloco" impegnativo, sotto ogni punto di vista: lunedì 17 febbraio ha preso servizio a Milano, dove è stato chiamato per un incarico alla Direzione investigativa antimafia.
DIA... SICUREZZA ALL'EXPO
Qui farà parte della Squadra interforze incaricata di impedire che la criminalità organizzata allunghi i suoi tentacoli sugli appalti per la costruzione delle grandi opere per l’Expo 2015. Al di là della soddisfazione, il nuovo incarico - che costituisce un prestigioso riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto finora - rappresenta anche una pagina di vita umana e professionale che si chiude.
Una lunga pagina durata, appunto, sette anni.
Per tanto tempo infatti Mondora è stato alla guida della Digos di Varese, lavorando con quattro questori: Matteo Turillo, Marcello Cardona, Danilo Gagliardi e ora Francesco Messina. Entrato in polizia nel 1990 a 21 anni, come agente ausiliario in servizio militare, ha fatto tutta la trafila ed è diventato vicequestore aggiunto, conquistando sul campo il rispetto e la stima dei superiori e dei suoi uomini.
Varesino di nascita, da funzionario ha ricoperto incarichi anche all’Immigrazione di Milano e alla Mobile di Lecco, per poi tornare qui, a dirigere la Digos.
UNA PROVINCIA, DUE MINISTRI
Per sette anni intensi: "Un periodo particolarmente impegnativo - racconta lui stesso alla vigilia della partenza - è stato quando qui a Varese avevamo due ministri (Roberto Maroni all’Interno e Umberto Bossi alle Riforme, dal 2008 al 2011, ndr): ci siamo occupati della gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico".
Per quanto riguarda le indagini più complesse, il funzionario ricorda quelle sul Telos, il centro sociale di Saronno sgomberato cinque volte dal 2009, e quelle sui movimenti di estrema destra, tra "compleanni di Hitler" e operazioni arrivate alla ribalta nazionale. Senza contare "i tantissimi interventi per aziende a rischio chiusura a causa della crisi economica, arrivando, proprio su questo tema, ai recenti presidi per il movimento dei Forconi. Dal punto di vista produttivo, questo territorio è cambiato nel giro di pochi anni".
WEEKEND AL... CAMPO
Altro capitolo, le indagini sulle tifoserie organizzate: "Ho passato più weekend sui campi di gioco che con mia moglie", ammette con un sorriso, aggiungendo che "lavorare nella mia città è stato impegnativo ma anche molto divertente".
Ma ora è tempo di cambiare e di affrontare questa nuova e delicatissima sfida, un’opportunità per la quale "ringrazio il questore Francesco Messina". Gli altri
grazie di Mondora vanno poi "al prefetto Giorgio Zanzi, al sindaco Attilio Fontana, ai carabinieri, con cui c’è sempre stata una grande collaborazione, oltre ovviamente ai miei splendidi colleghi. E anche ai giornalisti, con cui il rapporto è stato sempre improntato alla correttezza e alla collaborazione".
NUOVI ASSETTI IN QUESTURA
La partenza di Mondora provoca una rimescolamento di incarichi e funzioni in Questura. Il nuovo dirigente della Digos, infatti è ora il commissario capo Gianluca Solla, dalla fine del marzo scorso a capo dell'Ufficio di Gabinetto.
Al suo posto, a ricoprire questo ruolo nevralgico di coordinamento, c'è il commissario capo Paolo Catenaro, attualmente dirigente della Squadra Volante. Ufficio, quest'ultimo, che fino alla prossima nomina sarà guidato "ad interim" dall'ispettore capo Paolo Localzo, attuale coordinatore della sezione.
Le novità, disposte dal questore Francesco Messina, arrivano a pochi giorni da un'altra serie di cambiamenti per la polizia di Stato di Varese.
Tre settimane fa erano stati presentati i due nuovi ufficiali: il commissario capo Davide Nozza, alla direzione dell'Ufficio del personale, e il primo dirigente Francesco Licheri, alla guida della Divisione Anticrimine, al posto di Domenica Vassallo, nominata questore vicario a Lecco, dopo quattro anni nel capoluogo.
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