COVID
Busto, un contagiato su dieci
Una messa per ringraziare i medici: «In questo periodo difficile il personale sanitario è stato fondamentale con il suo coraggio»

La prima ondata aveva colpito soprattutto la provincia di Bergamo, le immagini dei camion che sfilavano carichi di bare avevano ferito al cuore l’Italia intera. Seguendo qualche logica che gli scienziati non sono ancora riusciti a ricostruire, la seconda ha invece colpito più duro nella provincia di Varese. Soprattutto a Busto Arsizio, che tra ottobre e novembre per lunghe settimane ha fatto registrare ogni giorno un altissimo numero di contagiati. Dati alla mano, dall’inizio della pandemia 8.026 cittadini bustesi sono stati contagiati dal Coronavirus, fonte Regione Lombardia: si tratta del 9,6% della popolazione totale. Nel capoluogo del Varese il virus ha colpito 7.258 persone, 9.01% del totale della cittadinanza.
La paura del sindaco
E così non è un caso se proprio ieri a Busto si è tenuta una messa all’aperto per dire grazie ai medici dell’ospedale. Per il secondo anno consecutivo il quartiere di San Giuseppe ha dovuto rinunciare alla festa patronale, ma il sensibile calo dei contagi ha permesso al gruppo degli «Amici di San Giuseppe», capitanato da Mario Cislaghi, di organizzare una messa nel parco di viale Stelvio per ringraziare il personale ospedaliero nella città più bersagliata dal Covid in provincia di Varese.
Alla funzione di ieri mattina, domenica 6 giugno, è intervenuto anche il sindaco Emanuele Antonelli, che ha ricordato alcuni dei momenti più angoscianti di quest’ultimo anno e mezzo, mettendo in evidenza l’immane lavoro svolto dai «camici bianchi»: «Confesso di aver avuto paura, anche se, per il ruolo che ricopro, ho cercato di non mostrarla ai miei cittadini - ha detto il sindaco davanti ai parrocchiani di San Giuseppe - sono stati mesi durissimi. Medici e infermieri sono stati fondamentali, con la loro professionalità e il loro coraggio. Ed è soprattutto grazie al lavoro di medici e scienziati se oggi possiamo vedere la luce, con le vaccinazioni».
Antonelli ha anche ringraziato le tante associazioni cittadine che hanno dato una mano nei periodi più complicati, a cominciare proprio dagli Amici di San Giuseppe, protagonisti di una delle iniziative più belle degli scorsi mesi: Cislaghi e gli altri volontari della parrocchia hanno portato panini, pizze e generi alimentari a medici e infermieri che non riuscivano a staccare per la pausa pranzo nei giorni più drammatici dell’emergenza sanitaria. Tra gli artefici di quell’iniziativa solidale c’era anche il parroco don Giuseppe Tedesco, che ieri, al termine della funzione, ha chiamato sull’altare una parrocchiana speciale, la dottoressa Grazia Zaza, medico della Rianimazione dell’ospedale di Busto.
La commozione del medico
Zaza, visibilmente commossa, dopo aver portato la propria toccante testimonianza, si è rivolta ai bambini e le bambine presenti alla messa per la loro seconda comunione. «Studiate, studiate, studiate: abbiate sempre voglia di imparare e di conoscere» l’accorato invito del medico dell’ospedale di Busto ai giovani comunicandi, seduti nelle prime file.
Il sindaco Antonelli e Mario Cislaghi hanno poi omaggiato la dottoressa Zaza con un mazzo di fiori, in segno di ringraziamento per la battaglia condotta dal personale ospedaliero, sempre in prima linea in una battaglia che è stata durissima per tutti, ma nella seconda fase lo è stata un po’ di più per chi abita Busto Arsizio.
© Riproduzione Riservata