ROMA
Unioncamere, da pane a frutta, in 206 Comuni nessun negozio

(ANSA) - ROMA, 15 LUG - Solo il 44% della popolazione
italiana può accedere a un panificio entro 15 minuti, il 35% a
una pescheria, il 60% a un fruttivendolo e il 61% a un
supermercato. Sono alcuni dei dati forniti da Unioncamere nel
corso dell'audizione sulla proposta di legge "Istituzione e
disciplina delle zone del commercio nei centri storici" alla
commissione Attività produttive della Camera.
I dati, elaborati dal Centro studi Tagliacarne nell'ambito
del progetto Urban Pulse 15, mostrano che in Italia esiste un
serio problema di disuguaglianza territoriale nell'accesso ai
beni essenziali, con implicazioni dirette per la popolazione
anziana, le famiglie prive di automobile e le persone fragili.
Nel nostro Paese, evidenzia Unioncamere, si contano 5.523
comuni con al massimo 5.000 residenti, per un totale di oltre
9,6 milioni di abitanti. Tuttavia, l'accesso ai servizi
commerciali essenziali risulta fortemente disomogeneo: la
densità di unità locali del commercio al dettaglio nei piccoli
comuni è di 9,24 ogni 1.000 abitanti, con un ritardo del 12,8%
rispetto alla media nazionale; 206 comuni (di cui 205 con meno
di 1.000 abitanti) non presentano alcun esercizio di commercio
al dettaglio, coinvolgendo circa 51.200 persone; 425 comuni
risultano privi di esercizi alimentari, con un impatto su quasi
170.000 abitanti; in 1.124 comuni è presente al massimo
un'attività commerciale alimentare, coinvolgendo oltre 630.000
residenti. In tutti e tre questi ultimi casi, l'indice di
vecchiaia è nettamente superiore rispetto alla media nazionale.
(ANSA).
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