IN MANETTE
Prestiti con tassi al 160%: usuraio arrestato a Monza
Sessantatreenne ai domiciliari. Due vittime accertate, confiscati immobili

Un uomo di 63 anni è stato arrestato dalla Guardia di Finanza, a Monza, con l’accusa di usura aggravata e tentata estorsione. A quanto emerso dalle indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza, l’uomo avrebbe prestato denaro a due professionisti milanesi, con un tasso di interesse sino al 160%.
Il primo a finire nella sua rete sarebbe stato un agente di commercio e gestore di un centro benessere di Milano, il quale, a fronte di un prestito in più tranches di circa 60 mila euro, avrebbe restituito allo strozzino circa 190 mila euro, subendo per anni minacce e tentativi di estorsione, estesi anche ai suoi familiari, quando tardava i pagamenti mensili. Seconda vittima dell’usura, secondo le indagini ricostruite dalle Fiamme gialle e coordinate dalla Procura di Monza, sarebbe stato stato un agente immobiliare di una società meneghina, il quale per avere ottenuto 70 mila euro avrebbe dovuto far fronte alla richiesta di un rimborso di 145 mila, nonostante a causa del lockdown non potesse neppure lavorare.
Già gravato da precedenti dello stesso tipo, per decisione del gip di Monza il 63enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Oltre a intercettazioni e accertamenti sulla sua documentazione contabile, i finanzieri del Comando provinciale di Monza hanno anche accertato una grande sproporzione fra i redditi formalmente dichiarati e la reale ricchezza disponibile, che ha portato al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di due immobili a lui intestati, uno in Brianza e uno in Puglia, oltre che di 330 mila euro.
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