IL FENOMENO
Valganna, altre tende dello spaccio
Maxi blitz nei boschi, ma i pusher non si trovano

Le tracce c’erano, e di presenze fino a poco tempo prima, ma spacciatori e assuntori di droga non sono stati trovati. Il controllo del territorio nella zona della Valganna ha visto impiegare decine di uomini, tra poliziotti della Squadra mobile varesina, Reparto Prevenzione Crimine di Milano con due equipaggi, carabinieri di Luino, due unità cinofile della Guardia di Finanza di Malpensa oltre all’amministrazione comunale presente, oltre che con il sindaco Bruna Jardini, anche con una quindicina di volontari municipali. Coordinati dagli agenti, tutti insieme hanno passato al setaccio i boschi, trovando tracce evidenti di bivacchi, incluse diverse tende utilizzate dagli spacciatori quando attendono i clienti. Niente droga né armi, né tantomeno malviventi ma, come si diceva, non mancavano le tracce fresche della loro presenza. C’era vestiario e materiale per confezionare la sostanza stupefacente, bottiglie vuote e resti di cibo e bevande. Una quantità di rifiuti del cui smaltimento si sono occupati i responsabili comunali di Valganna.
L’operazione di setacciamento dei boschi è stata portata a termine in ore e ore di verifica in mezzo alle radure, anfratto per anfratto. Ma è chiaro che, per individui addestrati a vedere da lontano l’arrivo di persone che minacciano la loro attività, l’operazione ha previsto anche un certo viavai, mettendoli in allarme.
Controlli del genere, assicura la Questura varesina, verranno riprogrammati anche prossimamente.
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