GELO E PERICOLO
Strada ghiacciata, la protesta dei frontalieri vigezzini
«La Statale 337 è una lastra di ghiaccio, si rischiano gravi incidenti»

Strade gelate, con il ghiaccio che si rivela un’insidia alla mattina presto e alla sera, per coloro che percorrono la statale 337 della Valle Vigezzo. E monta la protesta dei frontalieri, che sono sul piede di guerra. Il dito viene puntato sulla situazione in cui versa l’importante arteria di collegamento internazionale tra l’Ossola e il Canton Ticino. «Cercasi sale disperatamente: potrebbe essere il titolo di un film ed invece è la cruda realtà per quello che concerne la statale 337 e per coloro che devono recarsi quotidianamente al lavoro e si trovano sempre ad avere a che fare con un manto stradale che è una vera e propria lastra di ghiaccio - denuncia dal Coordinamento provinciale dei frontalieri del Vco, Antonio Locatelli -. Siamo arrabbiati perché è inaccettabile che nel 2021 ci si debba trovare in questa situazione, con il rischio di gravi incidenti, per il semplice fatto che non viene fatta la manutenzione invernale con un minimo di coscienza e senza pensare che si mette a rischio la vita delle persone. E’ drammatico constatare che, nonostante i ripetuti appelli e le continue segnalazioni fatte alle istituzioni ed alla Regione, e personalmente anche al presidente Cirio, regni un silenzio e un’indifferenza preoccupanti, che hanno il sapore di mancanza di rispetto verso coloro che a tutt’oggi sono l’ancora di salvezza economica della Valle Vigezzo, con i ristorni fiscali ai comuni e l’indotto economico che crea sul territorio>». Da qui l’appello ad agire presto e bene. «Come frontalieri chiediamo se si aspetti l’ennesima vittima per poi piangerci addosso: sarebbe ora davvero il caso – evidenzia Locatelli - che chi regge le sorti del Paese, a tutti i livelli, prenda seriamente posizione in merito».
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