IL VERDETTO
Vanno alle Maldive. Ma lei lo denuncia
Prosciolto un 83enne dall’accusa di maltrattamenti ai danni dell’ex compagna bosniaca, di vent’anni più giovane
Una vacanza alle Maldive potrebbe essere sintomatica di maltrattamenti? Difficile, soprattutto se le violenze denunciate si sarebbero consumate proprio mentre la coppia rosolava al sole di un atollo.
Anche per questo ieri il gup Nicoletta Guerrero ha prosciolto un ottantatreenne che per cinque anni aveva intrattenuto una relazione con una bosniaca più giovane di vent’anni.
Difeso dall’avvocato Matteo Porrello, l’anziano è uscito dall’aula con le lacrime agli occhi per la commozione. Stando a quanto ricostruirono tre anni fa i carabinieri e la procura, l’arzillo pensionato avrebbe vessato la convivente per anni insultandola, minacciandola.
«Un giorno sarai morta perché io ti ammazzo, straniera dell’Est di merda», le avrebbe spesso urlato.
In due occasioni l’avrebbe anche strattonata con violenza, tanto da spingere l’immigrata a sporgere denuncia per lesioni. Furono quegli episodi a convincere il pubblico ministero ad aprire un fascicolo a carico dell’ottantatreenne, nonostante la bosniaca avesse poi ritrattato.
Le indagini difensive dell’avvocato Porrello hanno però fatto emergere altro. La documentazione prodotta in udienza preliminare - insieme alle testimonianze dei vicini che li vedevano felici e sereni - è servita per dimostrare, fatture e scontrini alla mano, quanto lui fosse generoso.
Vacanze pagate da lui trascorse in località esclusive, spese che l’imputato sosteneva per permetterle il dentista, quelle del parrucchiere, i numerosi regali (compreso un anello di fidanzamento), parte delle bollette dell’appartamento che la sessantenne aveva comprato. Anzi, a quanto pare alla base delle denunce ci sarebbe stato proprio quell’immobile per cui la donna aveva acceso il mutuo: voleva che glielo estinguesse lui ma l’anziano non ne aveva intenzione.
Possibile - ipotizza il difensore - che l’ormai ex compagna volesse mettergli pressioni per convincerlo. Il gup Guerrero ha pronunciato il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste sul fronte dei maltrattamenti e per remissione di querela per quanto riguarda le lesioni.
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