IL LUTTO
Varese, addio a Renzo Carnio
Il poeta e filmaker s’è spento nella prima notte del 2022 all’ospedale di Circolo

La poesia varesina è in lutto: è scomparso nella notte di Capodanno, verso le 2, all’Ospedale di Circolo di Varese, in seguito a complicanze cardiache, il poeta, filmaker e organizzatore culturale, Renzo Carnio.
Voce roca, un grande paio di baffi bianchi, un carattere chiuso ma anche una grande voglia di organizzare iniziative capaci di tradurre le parole della poesia e della letteratura in immagini, sempre immortalate con la piccola telecamera puntata sul nostro territorio. Aveva subìto, qualche giorno fa, un incidente in casa che gli aveva procurato una grave ustione, probabilmente in seguito a un infarto. Ma pur ricoverato, operato e sottoposto a terapia al Circolo, il cuore di Carnio ha ceduto nella prima notte dell’anno.
L’artista, nato a Treviso 72 anni fa, in gioventù aveva militato calcisticamente nel Treviso. Ha lasciato il figlio Matteo, che ha sempre collaborato con lui nelle iniziative culturali, la nuora Roberta e l’amatissima nipotina Melissa, a cui negli ultimi mesi aveva dedicato affettuosi post sui social.
Molto noto negli ambienti culturali varesini, Carnio si è segnalato negli anni come creatore di video-poesia, dedicando un’infinità di ritratti in immagini, parole e note musicali ai protagonisti della poesia e della cultura del nostro territorio: tra i poeti a cui il filmaker dedicò ritratti suggestivi Mauro Maconi, con cui condivideva la passione per lo sport, Fabio Scotto, Silvio Raffo, Dino Azzalin, Emilio Bortoluzzi.
«Un grande amico, prima ancora che un filmaker - dichiara Dino Azzalin - che lascerà un vuoto incolmabile nella vita culturale varesina». Indimenticabile l’intervista di Carnio alla professoressa Anna Bonomi. Non mancavano reading on line da lui dedicati ad alcuni maestri della poesia contemporanea, come Nazim Hikmet e Sylvia Plath, reading spesso condotti in collaborazione con l’associazione Estro-Versi, guidata dalla poetessa Sara Pennacchio.
La produzione poetica di Renzo Carnio è stata condensata nel volume Ho tolto la maschera, un volume che Carnio avrebbe dovuto presentare con un reading allo Zer’Art, spazio culturale e artistico di Induno Olona creato da Enrico Milesi, un lancio che però è stato stoppato dall’arrivo della nuova ondata della pandemia.
egli ultimi mesi, Renzo Carnio aveva creato diverse pillole di amarcord, dal simpatico titolo Ciácole e altre storie, brevi racconti, brillanti e con grande ritmo narrativo, letti dall’attore Nicola Tosi.
In questi racconti, diffusi on line, Carnio narrava della sua Roncade, piccolo paese dove aveva vissuto da giovane, di famigliari come lo zio Franco, e di esperienze avvenute al cinema, al bar sport, con gli amici.
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