IL PROGETTO
Aermacchi: salvare l’ala storica
Bene il recupero, ma residenti ed esponenti della politica cittadina chiedono di non abbattere tutto il sito
C’è entusiasmo, ma anche qualche preoccupazione, perché riqualificare non deve significare cancellare. Bene quindi intervenire su un’area dismessa, ma a patto di non snaturarla completamente. Così politici e residenti riguardo al progetto per l’area della ex Aermacchi proposto da imprenditori (Tigros Spa e la proprietà Italiana Diamanti srl), il cui piano attuativo sarà illustrato mercoledì in commissione urbanistica.
La proposta prevede un centro sportivo, un parco, un supermercato, un’area destinata alla ristorazione, uno spazio commerciale, un centro medico, uffici direzionali e un parcheggio interrato. Tutto questo in una superficie coperta stimata di 11 mila metri quadrati (meno della metà di quelli attuali) e una volumetria di 65 mila metri cubi (un terzo di quella attuale). Il drastico taglio della volumetria e la bonifica del sito che ora è coperto di amianto non cancellano il timore che l’intervento possa spazzare via una testimonianza del passato industriale della città.
«Nei paesi civili i pezzi di storia della città non vengono demoliti a cuor leggero - è la considerazione di Fabio Binelli, ex assessore all’urbanistica e capogruppo della Lega in Consiglio comunale -. Secondo quanto previsto dal Pgt, gli edifici Aermacchi avrebbero dovuto essere valutati dalla commissione urbanistica prima di qualsiasi intervento, ma la maggioranza di centrosinistra ha eliminato questa previsione e ha respinto un mio emendamento diretto a mantenere una particolare attenzione».
L’intervento interesserà un’area di 38 mila metri quadrati (7 mila sono di proprietà comunale) e, per i servizi e le attività che vi nasceranno, cambierà in modo significativo il quartiere di Masnago. I residenti si domandano dunque che impatto avrà sulla mobilità, soprattutto su via Crispi e su via Sanvito. «Bene - commenta Davide Castelli, vice coordinatore del Consiglio di quartiere - il parco di diecimila metri quadrati, la piscina olimpionica, i campi di basket al coperto e all’aperto, la ciclabile e il bike sharing. Vorremmo sapere se sia possibile inserire anche una riqualificazione di piazzale Foresio che è nelle immediate adiacenze. Vorremmo chiedere, nel caso non fosse possibile mantenere strutture architettoniche originali, di prevedere una zona espositiva per modelli di aerei e progetti creati dai reparti di ingegneria».
L’Aermacchi è stata importantissima. Alberto Nicora, leghista e consigliere di opposizione nel consiglio di quartiere, vorrebbe che l’area continuasse a far volare il territorio verso il futuro, mantenendone l’identità industriale. «Vorremmo che, attraverso pubblico e privato, fosse inserito in quel contesto anche un hub internazionale per le start-up e l’innovazione in grado di far convergere persone dal Canton Ticino e dalla Lombardia».
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