LA SENTENZA
Varese, aggressioni nei bar: in carcere
Patteggia un anno e dieci mesi la donna arrestata due volte in centro

Ha patteggiato un anno e dieci mesi di reclusione la donna di nazionalità marocchina arrestata due volte in poco più di tre mesi per aver dato in escandescenze in locali del centro di Varese, prendendosela con clienti, baristi e forze dell’ordine. Due episodi che avevano suscitato non poco allarme in città, soprattutto il secondo, quello dell’8 gennaio, quando a fare le spese della violenza è stata una barista ferita al volto con una bottiglia.
Loubna Erradi, 33 anni, residente a Solbiate Arno, ieri è stata processata per direttissima in Tribunale a Varese proprio per i fatti di due settimane fa. Ma la pena di ventidue mesi - concordata tra il suo difensore, l’avvocato Marco Bianchi, e il pubblico ministero Davide Toscani - le è stata inflitta in continuazione con il primo reato, quello del 23 settembre scorso, sempre a Varese, sempre in un bar del centro (per il quale in un primo tempo aveva patteggiato otto mesi). In virtù della recidiva, inoltre, le è stata revocata la sospensione condizionale concessa dopo il primo processo. A suo carico anche le spese di mantenimento in carcere.
L’immigrata ha partecipato all’udienza in videoconferenza dalla casa circondariale di Como, dove è detenuta dall’8 gennaio. Ieri il suo legale ne ha chiesto la scarcerazione (o, in subordine, l’obbligo di dimora) ma il giudice Rossana Basile s’è riservata sulla decisione.
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