LA MEMORIA
Una targa per Zamberletti
Cerimonia nel Giardino della Memoria con gli amici intimi. Tra gli invitati anche Guido Bertolaso: «Un padre si accompagna fino alla fine»

Sarà ricordato nella sua Sacro Monte, anche nel borgo dove nacque, Giuseppe Zamberletti, fondatore della Protezione civile nazionale, scomparso il 26 gennaio scorso. Una targa in memoria sarà scoperta tra quale giorno nel Giardino della memoria.
L’hanno voluta gli Amici del Sacro Monte, per onorare quel “figlio” del borgo tanto illustre e amato, nel luogo della nascita e della sua giovinezza, ma anche nel luogo dove riposa per sempre.
La città, il sindaco, la Protezione civile nazionale hanno parlato subito di un gesto concreto perché renda onore per sempre allo statista, intanto l’associazione culturale cuore del borgo si muove: il 6 aprile (ore 14.30), verrà scoperta la targa alla presenza delle autorità (invitati anche i familiari del senatore). «Nessuno dimenticherà mai Giuseppe Zamberletti, abbiamo voluto ricordarlo per sempre anche nel luogo dove è nato, accanto ad altri grandi personaggi che sono stati legati al Sacro Monte o che per il Sacro Monte hanno speso le loro energie, lo hanno tutelato e valorizzato», racconta Maria Bianchi.
L’associazione ha “adottato” questo luogo (il cimitero venne abbandonato nel 1981 dopo la costruzione di quello nuovo, ha realizzato (sotto la presidenza di Ambrogina Zanzi e per un’ intuizione del consigliere anziano Gianni Trotta) il Giardino della Memoria e ha posto, nel perimetro circondato damira alcune targhe commemorativa di persone che si sono distinte per la passione per il Sacro Monte, tra cui lo scienziato fondatore del Centro geofisico prealpino Salvatore Furia, Carl Alberto Lotti, restauratore che tanto ha dato al Sacro Monte, don Mario Cortelezzi e il fotografo Vivi Papi.
Giardino della memoria si trova a pochi metri dalla statua della Natività del Maineri, “sotto” piazzale Pogliaghi, ed è il vecchio cimitero del Sacro Monte.
Al centro del prato delimitato da recinto murario sorge una cappelletta dove undici anni fa è stata collocato l’affresco del maestro varesino Mario Alioli, intitolato Invito al Rosario, che ritrae Papa Giovanni Paolo II che salì al Sacro Monte nel novembre 1984 e monsignor Pasquale Macchi arciprete del Santuario.
Un tempio del ricordo, dunque, dove verrà collocata anche una targa per ricordare lo statista scomparso a fine gennaio: l’addio di Varese e dell’Italia venne dato con funerali di Stato, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Al termine della cerimonia, ci si ritroverà nella sede degli Amici del Sacro Monte (piazzale Pogliaghi - via Del ceppo), per il tradizionale appuntamento con le Conversazioni, aperte a tutta la cittadinanza (ore 15.30).
Giuseppe Adamoli, politico e amministratore di lungo corso, ricorderà la figura del senatore che riposa nella tomba di famiglia, accanto al fratello Domenichino, morto nel 1950 e per il quale è in corso un processo di beatificazione. Intima la tumulazione, al Sacro Monte, alla presenza dei familiari, del medico-amico che ha seguito per tanti anni Zamberletti, Giovanna Beretta e di capi di ieri e di oggi della Protezione civile, Guido Bertolaso e Angelo Borrelli. Bertolaso si era praticamente tarsferito a Varese, negli ultimi giorni del senatore.
«Un padre si accompagna fino alla fine», aveva commentato, commosso, Berrtolaso, davanti alla tomba.
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