LA NOVITÀ
Ecco l’ambulanza per Fido
Soccorso e trasporto animali: 25 volontari e un mezzo sempre operativi

Per ora ci si limita ai soli animali d’affezione domestici, ma nel prossimo futuro arriverà l’assistenza anche per quelli di taglie più grosse.
Ambulanze Veterinarie Italia è ufficialmente sbarcata a Varese: venticinque fin qui i volontari, un mezzo operativo in città e dintorni e la reperibilità garantita ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette.
«Basta telefonare al numero 3314824724», ha spiegato Davide Zampella. Trentadue anni, receptionist d’albergo per lavoro, educatore cinofilo nel resto del tempo.
«Arrivo da Porto Ceresio - ha proseguito - e ho visto quasi per caso che l’associazione avrebbe aperto una sede in città. Ne avevo già sentito parlare, pensavo fosse un’utopia averla anche a Varese e invece eccoci qua».
Zampella, così come gli altri volontari, ha partecipato a un corso di formazione che ha visto gli aspiranti operatori sanitari zoofili protagonisti anche nella Facoltà di agraria dell’Università degli studi di Torino. Domani, invece, la trasferta a Savona per completare il modulo sul soccorso ai grandi animali, dai cavalli alle mucche.
«Il periodo di formazione – ha dichiarato Carlo Broggi, coordinatore locale del servizio – è stato intenso, serrato e proficuo. Ora sono cominciati i tirocini e, oltre alle emergenze, garantiamo anche i trasporti programmati verso le cliniche veterinarie per quei proprietari impossibilitati a farlo in maniera autonoma».
L’associazione ha trovato la propria casa all’interno della sede di Sos Malnate e il 27 aprile i nuovi spazi verranno inaugurati alla presenza di autorità e cittadini. L’obiettivo primario è farsi conoscere, perché se qualcuno attendeva da tempo l’arrivo delle ambulanze veterinarie, per altri la novità è tutta da scoprire: «Molte persone - ha concluso Zampella - non hanno ancora capito bene cosa facciamo; l’altro giorno, per esempio, è venuto da noi un signore con un cavallo che aveva un ascesso in bocca, ma noi non svolgiamo servizio di ambulatorio. Allo stesso modo, poi, c’è chi ci scambia per un’ambulanza normale destinata ai pazienti umani. Interventi in questi primi giorni? Essenzialmente abbiamo accompagnato chi non poteva portare il proprio animale dal veterinario; fin qui, fortunatamente, ancora nessuna chiamata di emergenza. Della formazione mi ha colpito soprattutto la parte sui soccorsi alle specie selvatiche, mentre per quanto riguarda i miei compagni posso dire che siamo davvero un bel gruppo, più numeroso di quello presente in altre città e molto vario se si considerano le esperienze lavorative di ciascuno. Siamo all’inizio, ma puntiamo a estenderci sempre di più».
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