MOBILITÀ
Varese: auto sempre più green
Modelli ibridi ed elettrici: la provincia settima in Italia. Tutti i dati

Sempre più auto in provincia di Varese, ma aumentano anche le “ecologiche”, elettriche e ibride. Emerge dai dati di OsserVa, l’osservatorio della Camera di Commercio, aggiornati sulla base dell’ultimo “Autoritratto Aci”, quello del 2022.
I DATI
Le auto nella provincia sono 598.298, lo 0,54% in più rispetto al 2021. Su 100 abitanti, 68,2 hanno l’auto. Più che in Lombardia, dove 63,1 abitanti su 100 sono automuniti.
Il numero di auto della provincia cresce sempre di più, ma a ritmo più lento rispetto al passato. Ad esempio: negli ultimi 5 anni – dal 2018 al 2022 - la flotta varesina è cresciuta di 7.843 veicoli, nel quinquennio precedente – dal 2014 al 2018 – era aumentata di 24.061. Una contrazione quella degli ultimi anni su cui può aver influito anche il Covid che ha segnato uno stop nella compravendita e nella produzione di auto, tanto è vero che tra il 2020 e il 2021 il numero di veicoli in provincia è addirittura diminuito di 1.851 unità.
IL “PESO” DELLA BENZINA
La benzina è il carburante più diffuso: alimenta il 61,1 per cento dei veicoli del nostro territorio. Il 28,6 per cento va a gasolio. Il 5,5 per cento dei veicoli della provincia è ibrido-benzina, lo 0,3 per cento è ibrido-gasolio, lo 0,14 per cento va a metano e il 3,4 per cento va a benzina e gas liquido; i veicoli elettrici sono lo 0,5 per cento. Nonostante i numeri si mantengano bassi, tra il 2021 e il 2022 le auto elettriche sono salite a quota 3mila (+37 per cento), mentre le auto ibride sono aumentate del 35 per cento sfiorando le 35mila unità.
SETTIMO POSTO
Con la percentuale del 6,32 per cento del totale parco auto circolante nel 2022, Varese si situa al settimo posto nella classifica nazionale delle province dove è superiore l’incidenza di auto ibride ed elettriche, seconda a livello regionale solo a Milano (7,2 per cento).
La nostra provincia è dunque ancora lontana da Aosta (dove i veicoli ecologici sono il 19,5 per cento), da Trento (15 per cento) e Bolzano (10,7 per cento), ma il parco auto sta iniziando a svecchiarsi prediligendo fonti di alimentazione alternative ai carburanti tradizionali.
ACI: «PARCO AUTO OBSOLETO»
«I dati confermano che in Italia, ancor prima di un problema di transizione verso veicoli ad impatto ambientale nullo o basso, abbiamo un problema di obsolescenza del parco auto con le conseguenti ricadute negative a livello economico e ambientale – afferma Francesco Munno, direttore di Aci Varese -. Le regioni del sud Italia sono quelle che presentano picchi di auto ultraventennali alimentate a gasolio e benzina, e questo conferma che viviamo in un’Italia a due velocità, con differenze economiche che hanno effetti anche su queste tematiche e che andrebbero affrontate alla radice. Bene in tal senso le politiche incentivanti che mirano allo svecchiamento del parco auto, favorendo il passaggio a modelli più efficienti, anche nel settore dell’usato». «Un altro elemento che balza all’occhio dai numeri è che attualmente la soluzione full electric appare insufficiente ad imprimere una svolta decisa verso soluzioni più sostenibili, se non nel lunghissimo periodo – continua il direttore -. Ciò rende necessario considerare tecnologie sostenibili alternative come l’idrogeno, l’e-fuel e il bio-carburante che hanno il vantaggio di poter essere adattate più velocemente ai veicoli attualmente in circolazione».
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