DEGRADO IN CENTRO
Bivacchi, in via Como torna l’allarme
Gruppi di giovani vicino alla scuola e all’ex Aler: schiamazzi di notte e aiuole tappezzate di immondizia
Via Como, torna il degrado. Che qui siano ripresi i bivacchi lo confermano le aiuole tappezzate di bottiglie e rifiuti vari. «Per la verità – commenta un’anziana residente – non è che siano mai spariti del tutto, ma ora con l’arrivo della bella stagione l’impressione è che stiano ricominciando a pieno ritmo, con urla e schiamazzi fino a tardi, soprattutto durante il fine settimana».
A finire di nuovo al centro delle polemiche è via Como, la strada a senso unico, lunga poco più di duecento metri, che collega via Cavour con viale Milano: una lingua d’asfalto puntellata di attività commerciali e condomini, ma dove si affacciano anche la scuola primaria Mazzini e l’ex sede varesina dell’Aler, che ha chiuso i battenti qui e si è trasferita in viale Monte Rosa.
Ebbene, davanti a questi due edifici si trovano piccoli fazzoletti di prato, curati e ben tenuti, che però vengono puntualmente trasformati in mini discariche a cielo aperto dagli incivili che trascorrono qui le serate e spesso anche intere giornate: pure ieri mattina, nonostante pioggia e freddo, un gruppetto di “irriducibili” campeggiava davanti alla scuola elementare con in mano bottiglie di birra “d’ordinanza”.
«I passaggi da parte delle forze dell’ordine non mancano – prosegue la donna, pensionata, che chiede di mantenere l’anonimato – e in effetti gli episodi di spaccio e vandalismi sembrano essersi notevolmente ridimensionati rispetto agli anni scorsi, ma il problema resta comunque l’inciviltà. Nella maggior parte dei casi, chi si raduna sui muretti e sui gradini della scuola e dell’ex Aler non ha rispetto per chi abita nelle case circostanti e non si fa troppi problemi a urlare e ridere sguaiatamente anche in piena notte. Oltre a questo, nonostante ci siano cestini di rifiuti a pochissima distanza, le bottiglie e le cartacce vengono puntualmente abbandonati nelle aiuole».
A maggio dell’anno scorso fu attivata una telecamera di sorveglianza, installata dal Comune con il contributo anche di alcuni esercenti e professionisti della zona, ma sul fronte dell’inciviltà il deterrente non ha prodotto grandi risultati: «Spesso – spiega un commerciante – gli addetti di Aspem sono costretti a fermarsi più del previsto per ripulire i marciapiedi, ma ovviamente non è compito loro togliere i rifiuti dai giardinetti della scuola e dell’ex Aler e quindi l’immondizia resta lì fino a quando qualcuno di buon cuore si rimbocca le maniche e rimuove tutto. E così via, fino a quando la sera successiva altri lasciano bottiglie vuote e tutto ricomincia».
Quale potrebbe essere una soluzione? «Probabilmente – riprende la pensionata – le forze dell’ordine dovrebbero essere ancora più presenti: non limitarsi a passare in auto a bassa velocità e con il lampeggiante acceso, ma fermarsi e identificare tutti. Certo, c’è poi la questione del consumo di alcolici da bottiglie di vetro che, se non sbaglio, è stato vietato dal Regolamento comunale e quindi gli agenti della Polizia locale dovrebbero multare chi non rispetta la norma».
«Il nostro timore – conclude la donna – è che ci aspetti un’altra estate di disagi: pensiamo sia importante puntare subito l’attenzione su questo problema che affligge tutti noi, affinché si prendano provvedimenti per tempo, contrastando chi pensa che via Como sia il luogo ideale per fare una sorta di campeggio abusivo in piena città».
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