IL BOLLETTINO
Bossi: «Condizioni critiche ma stabili»
«Il paziente è sedato e monitorato costantemente». nessuna novità dai vertici dell’ospedale di Circolo. Sarebbero esclusi danni neurologici
«Le condizioni di Umberto Bossi, ricoverato da giovedì sera nella Rianimazione dell'ospedale di Circolo, restano critiche ma stabili. Il paziente è sedato e monitorato costantemente. Proseguono le indagini diagnostiche per chiarire il quadro clinico».
Questo il testo, scarno ed essenziale, del nuovo bollettino medico diramato - come promesso pochi minuti prima di mezzogiorno di sabato 16 - dalla direzione sanitaria dell’ospedale varesino sulle condizioni del senatùr, 77 anni, vittima di un malore - forse un’ischemia - mentre si trovava nella sua casa di Gemonio.
« In assenza di novità rilevanti, il prossimo aggiornamento è in programma per lunedì 18 febbraio intorno a mezzogiorno». Di più impossibile ottenere, dai vertici dell’Asst Sette Laghi che fin dal ricovero del fondatore della Lega proteggono in modo totale la privacy del paziente eccellente.
Intorno al quale, fin dalla notizia del ricovero, è esploso un clamore mediatico che medici e personale infermieristico sono tenuti ad attenuare e tenere fuori dalle stanze del Circolo. Tantissimi i colleghi di partito ma anche gli avversari dell’Umberto, tantissimi i semplici cittadini che cercano notizie sulle condizioni del leader storico, tantissimi i cronisti, di carta stampata, web e televisione, che assediano gli ingressi dell’ospedale.
«Umberto Bossi è stabile e reattivo». Le uniche parole strappate, ormai 24 ore fa, al neo direttore sanitario Lorenzo Maffioli, che lasciano intendere una situazione se non altro in grado di alimentare la speranza. I condizionali sulla diagnosi sono d’obbligo. Per due motivi: i medici, pur avendo in mano gli esiti di primi esami, aspettano l’evoluzione delle 48 ore per pronunciarsi; seconda ragione, la famiglia ha chiesto il silenzio. Ma rispetto ai primi timori, dopo la caduta in casa, la crisi e la perdita dei sensi, il quadro clinico sembra incoraggiante. Bossi non avrebbe subito danni neurologici. E la conferma è arrivata anche dal figlio Renzo - presente accanto a Maffioli mentre veniva letto il bollettino medico - che parlando al telefono con Silvio Berlusconi lo ha rassicurato. E poi, sempre Renzo, su Instagram ha lanciato un incoraggiamento «Forza papà, hai la testa dura».
I medici avrebbero escluso la presenza di un’emorragia cerebrale e quindi di tutte le possibili conseguenze ad essa legate.
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