PROSPETTIVA RINCARI
Varese, bus: aumenti in vista
Possibile a breve un adeguamento Istat per il costo dei biglietti

Con Ferragosto alle porte quasi tutti stanno pensando al mare o alla grigliata, ma settembre è dietro l’angolo e, con esso, ci si renderà conto della stangata in arrivo sul costo della vita. Qualche avvisaglia è arrivata, visto che è dei giorni scorsi la notizia di un aumento del biglietto singolo per viaggiare a Milano che, verosimilmente passerà a 2,20 euro.
D’altronde la delibera regionale di luglio ha indicato per i trasporti l’adeguamento Istat, che tiene conto dell’inflazione galoppante e fissa gli adeguamenti al 7,6 per cento che, però, non riguarderà gli abbonamenti.
E a Varese e provincia cosa succederà? Finora l’Agenzia del trasporto pubblico locale Como, Lecco e Varese non si è ancora sbilanciata, ma le strade sono due. Stando a quanto trapela potrebbe esserci un adeguamento, ma più lieve rispetto al 10 per cento toccato a Milano e altrove in Lombardia. Ma tutto potrebbe rimanere così com’è, tagliando da qualche altra parte. A giorni, comunque, si saprà, anche perché la ripartenza delle attività e delle scuole è dietro l’angolo.
In attesa della decisione definitiva è per questo motivo che a oggi, gli abbonamenti del nuovo anno scolastico o comunque quelli validi da settembre, non sono ancora in vendita. Si tratta di titoli che, è bene ricordarlo, ora sono soltanto in formato elettronico. Tutto ciò che è diverso dal biglietto ordinario, ovvero settimanale, mensile e annuale è, ormai da un anno caricato su una tessera elettronica. Chi non ce l’ha, può richiederla dal sito www.ctpi.it e, dopo, può caricarla recandosi presso gli uffici delle aziende di trasporto, le rivendite autorizzate oppure ricaricarsela comodamente da casa.
Almeno sino a fine settembre, invece, è certo che sui mezzi pubblici si dovrà viaggiare ancora con la mascherina. In tal senso l’Italia è ormai l’ultimo Paese in Europa con questo obbligo che, come rivelano dalle aziende di trasporto, causa diversi momenti di tensione. I casi più frequenti sono quelli degli utenti che chiedono agli autisti di far rispettare gli obblighi e chi, privo di mascherina, viene lasciato giù dal bus e “vomita” insulti contro l’autista, in alcuni casi venendo anche alle mani.
La capienza è confermata, come negli ultimi mesi al 100 per cento con posti a sedere e in piedi occupabili a meno di nuove ondate ma Autolinee varesine, per esempio, ha mantenuto ugualmente i distributori di gel igienizzanti per le mani.
Infine gli orari: a grandi linee l’impostazione dovrebbe essere simile a quella dell’anno scorso ed è difficile che le scuole tornino agli scaglionamenti degli ingressi, che aveva creato non pochi problemi negli anni della pandemia più dura. In ogni caso si ricorda a genitori e studenti che il trasporto pubblico locale non è uno scuolabus, quindi è impossibile avere sempre la corsa 5-10 minuti a ridosso del suono della campanella. Il servizio c’è, è capillare e frequente ma, qualcuno dovrà per forza pazientare più di altri.
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