IL CANTIERE
Via il “guscio” della Pellico
Una grande gru ha rimosso le facciate della scuola. Procede a ritmi serrati l’intervento di ristrutturazione: costo previsto quasi 3 milioni

«Sarà una scuola più sicura, più bella ed eco-sostenibile». È stato l’architetto Franco Andreoli, dirigente del settore Lavori pubblici di Palazzo Estense, a guidare un sopralluogo al cantiere della scuola media Silvio Pellico; dietro di lui il sindaco Davide Galimberti e gli assessori Rossella Dimaggio, Andrea Civati e Dino De Simone.
«Quello che stiamo realizzando, di fatto, è lo smontaggio di una struttura realizzata quarant’anni fa come prefabbricata. Rimuoviamo tutti gli elementi che compongono l’involucro, i solai, le facciate verticali e la copertura; una volta terminata questa fase verrà poi iniziata la posa del nuovo guscio».
I primi effetti saranno visibili già a metà novembre, ammesso che i nuovi pannelli arrivino in tempo. A realizzarli infatti sarà una azienda austriaca, «una delle poche che produce coperture con l’innovativa tecnologia X-Lam», hanno spiegato i responsabili del cantiere. «Si tratta di pannelli in legno massiccio a strati incrociati, flessibili e ad alta resistenza a eventi sismici». Settimana prossima si comincerà la posa delle griglie di supporto alle nuove pareti. Tempi di cantiere serrati come si è visto anche durante il sopralluogo: mentre infatti sindaco e assessori guardavano la palestra ormai quasi a cielo aperto, un’enorme gru staccava altri pannelli laterali dal complesso; lastre che arrivano a pesare fino a 800 chili l’una.
«Mettere completamente a nudo la struttura ci consentirà di lavorare anche sui nodi principali e di migliorare la resistenza sismica della scuola; senza un intervento come questo sarebbe stato impossibile agire così in profondità». Il costo dell’intervento, di poco superiore ai 2 milioni e 800mila euro, sarà coperto per il 70 per cento da risorse ottenute attraverso un bando della Regione Lombardia. «La parte restante – ha affermato Civati – sarà a carico del Comune, ma accederemo a una serie di finanziamenti che limiteranno il costo vivo. Bisogna poi contare che fino allo scorso anno si spendevano circa 90mila euro in riscaldamento e bollette, mentre la nuova Pellico sarà il primo edificio della città a consumi quasi zero. I soldi risparmiati potranno essere utilizzati per migliorare altre strutture e servizi».
Sul tetto verranno installati pannelli fotovoltaici, all’interno il nuovo sistema di illuminazione si autoregolerà in base alla luce solare. «Fa quasi effetto vedere la Pellico così» ha osservato De Simone davanti alle pareti posate a terra. «Io l’ho frequentata trent’anni fa ed è sempre rimasta uguale. Quando la inaugureremo però sarà un’eccellenza in Lombardia, un modello nel campo della bioedilizia».
I tempi ancora non sono certi, con gli alunni che ora sono stati trasferiti in via Como. «Cercheremo di non fare perdere giorni di lezione», ha ribadito Dimaggio. «Magari si potrebbe ipotizzare una sorpresa dopo le vacanze di Pasqua». Alcuni ragazzi rivedranno però la scuola prima: «Quando il cantiere verrà messo in sicurezza accompagneremo qui gli allievi di terza media a vedere i lavori. In questo modo gli alunni approfondiranno le loro competenze tecnico-scientifiche e saranno consapevoli di quello che sta accadendo alla loro scuola grazie ai lavori di riqualificazione».
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