L’INFRASTRUTTURA
Pedemontana, strada in discesa
Risolto il contenzioso con Strabag. Via ai cantieri che collegheranno Varese e Bergamo
La prima buona notizia, per Autostrada Pedemonatana Lombarda, e per il suo presidente Andrea Mentasti, è arrivata la settimana scorsa, quando il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, annunciava con un tweet di aver firmato il secondo atto aggiuntivo necessario per il prosieguo dell’opera.
La seconda buona notizia, invece, è giunta ieri, martedì 16 aprile. In uno studio legale milanese, infatti, è stata messa la seconda firma indispensabile per far ripartire i cantieri. Quella che mette la parola fine al contenzioso, in corso da tre anni, tra la stessa Apl e Strabag, che vinse l’appalto per la realizzazione dell’opera.
Una causa dal valore compreso tra i 500 milioni e il miliardo di euro. Le due società sono giunte a un accordo in base al quale nessuna delle due dovrà pagare l’altra. Un risultato positivo per le casse di Apl, ma soprattutto per il futuro dell’intera opera.
Sì perché a questo punto non ci sono più ostacoli per la riapertura dei cantieri. Perciò, in tempi ragionevoli, sarà pubblicato il bando di gara per l’assegnazione dell’appalto e, se non ci saranno intoppi, gli operai torneranno in strada all’inizio del 2020.
Saranno due i lotti che verranno messi subito a gara: le tratte B2 e C. Al momento, infatti, i lavori si sono fermati a Lentate sul Seveso.
Da lì l’autostrada dovrà riprendere il suo percorso verso la Brianza, raggiungendo - al termine delle due tratte - Vimercate. Da lì partirà poi la tratta D che arriverà fino a Bergamo.
La strada dunque appare in discesa. Ci sono ancora due passaggi formali da superare, ma il clima che si respira è di ragionevole ottimismo.
Il primo è quello al Mef: ma se Toninelli ha dato il via libera, non ci dovrebbero essere ulteriori difficoltà. Il secondo, invece, è all’Anac, chiamata a dare il via libera definitivo proprio all’accordo firmato nella giornata di ieri. Ma, anche in questo caso, in Apl prevale la fiducia.
Certo, poi resta il tema della sostenibilità economica della nuova autostrada che unirà Varese a Bergamo. Ma, anche in questo caso, la risposta migliore viene dal mercato, vale a dire da imprese e mondo finanziario. A fine 2018 erano undici le manifestazioni di interesse da parte di operatori economici in risposta alla consultazione preliminare indetta dalla stessa società, con lo scopo di acquisire informazioni utili alla definizione e indizione di procedure di gara per il completamento dell’opera. Ora gli interessati sono diventati quindici. Un altro segnale importante.
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